Ripartono le superiori: ecco gli orari e come saranno organizzate le classi 

Il rientro in aula è consentito fino ad un limite massimo che può variare dal 50 sino al 75 per cento delle classi per ogni istituto superiore. Banco di prova anche per il trasporto pubblico cittadino e per le autolinee della provincia 

Domani si riapriranno nuovamente i cancelli di tutti gli istituti d’istruzione superiore. A rientrare però sarà per lo più solo la metà delle classi, gli altri studenti continueranno a seguire le lezioni attraverso la piattaforma online. 

La ripresa delle attività in presenza è consentita fino ad un massimo del 75per cento, ma solo nei casi consentiti. Secondo una direttiva del prefetto, tutte le scuole dovranno rispettare i medesimi scaglionamenti per l’ingresso: un turno alle ore 8 e l’altro alle ore 10. Le classi che entreranno alle ore 8 usciranno alle 12, mentre chi entrerà alle 10 uscirà alle 14. Ad esempio l’Istituto tecnico “Scalfaro” che ha 54 classi ne farà entrare 27, il liceo scientifico “Siciliani”, con 38 classi, ne farà entrare 19, il liceo classico “Galluppi”, con 30 classi, ne farà entrare solo 15.   

Didattica in presenza e a distanza: ecco come

Entrambe le modalità didattiche, in presenza e a distanza, saranno mantenute.  In aula saranno svolte un minimo di quattro ore al fine di consentire il raggiungimento del monte ore annuale.  Alcune ore potranno essere recuperate anche attraverso la dad in asincrono. E’ prevista una alternanza tra gli studenti che rientreranno a scuola e quelli che resteranno a casa.

Aggiornamento 17:47. A seguito dell’ordinanza regionale di ieri, il liceo scientifico “Siciliani” ha da pochi minuti pubblicato una nuova circolare sul proprio sito web, e tramite Registro elettronico a tutte le famiglie, per modificare alcune disposizioni.  Nella precedente circolare scolastica tutte le classi potevano rientrare in aula (al 100 per cento), fatta eccezione per alcune classi numerose che erano state dimezzate. Ora, invece, è stato disposto che tutte le classi saranno ridotte al 50 per cento: di questi, la metà svolgerà le lezioni in aula e l’altra metà in sincrono attraverso la didattica digitale integrata. Inoltre, le famiglie degli studenti possono richiedere la DDI al 100 per cento attraverso una esplicita richiesta che dovrà pervenire all’attenzione del dirigente scolastico.

Aggiornamento 18:54. Anche l’Istituto “Scalfaro” ha pubblicato un avviso in cui però tiene a fornire delle precisazioni sull’ordinanza regionale. «Relativamente alle istituzioni secondarie di II grado – si legge nell’avviso – l’unica prescrizione prevista in detta Ordinanza riguarda “il limite della didattica in presenza a non più del 50% della rispettiva popolazione studentesca, nei primi 30 giorni dalla ripresa delle attività”, così come già previsto nell’organizzazione delle attività già predisposta dal nostro Istituto.Per quanto riguarda, invece, l’articolo 3 della stessa Ordinanza, si vuole precisare che esso non ha carattere prescrittivo e ordinatorio, giacché trattasi di ‘raccomandazione’: “E’ raccomandato [….] nell’ambito della propria autonomia”. E’ chiaro, quindi, il carattere non statutario, bensì opzionale e facoltativo di quanto raccomandato all’articolo 3 della succitata ordinanza, dove è sottolineato, fra l’altro, il principio fondamentale dell’autonomia scolastica, sancito dalla Legge 15 marzo 1999, n. 59, art.21. Restando, quindi, invariato il nostro piano delle attività didattiche già pubblicato e in vigore da lunedì 1° Febbraio p.v., è data facoltà esclusivamente alle famiglie di studenti con specifiche problematiche legate principalmente a motivi di trasporto o salute di richiedere la didattica digitale integrata in alternativa a turni in presenza che i propri figli avrebbero difficoltà a svolgere.

Molti i pendolari 

Gran parte degli studenti proviene da fuori città. Secondo i dati forniti dagli istituti, lo “Scalfaro” conta il 40-45 per cento di pendolari, il Siciliani il 30-40 per cento, il “Galluppi” intorno al 12 per cento. Con il nuovo orario, che prevede l’ingresso alle 8 ed anche alle 10 e la necessità di mantenere il distanziamento all’interno degli autobus, la preoccupazione è che gli studenti saranno costretti a subire diversi disagi, nonostante le rassicurazioni delle aziende di trasporto.

I trasporti

Gli orari d’ingresso, pensati per evitare assembramenti, saranno dunque un banco di  prova anche per il trasporto pubblico, sia cittadino che per le linee che collegano i centri della provincia. A seguito del tavolo di coordinamento con Prefetture, Regione Calabria, Comuni ed Ufficio scolastico regionale, è stato stilato un nuovo Piano trasporti che prevede corse raddoppiate per garantire il distanziamento sui mezzi, limitata al 50 per cento, sia alle ore 8 che alle 10.

Le rassicurazioni di Amc e Fdc

Sia l’azienda per la mobilità cittadina (Amc) che Ferrovie della Calabria (Fdc), in queste ore hanno comunicato, attraverso note stampa, che per il potenziamento è stata prestata massima attenzione riguardo ai quartieri più popolosi e alle zone dove hanno sede gli istituti scolastici e che una così repentina e complessa riprogrammazione richiede un’attenta fase di verifica e pertanto, già da lunedì, sarà svolta un’attività di monitoraggio dei flussi e delle eventuali criticità.

Obbligatorio l’uso delle mascherine

A scuola rimane obbligatorio per tutto il tempo l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, salvo che per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. Nelle aule bisognerà garantire ogni ora un ricambio di aria di almeno 10 minuti.

L’ordinanza di Spirlì

È di ieri l’ordinanza con cui il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha “raccomandato alle Istituzioni, nell’ambito della propria autonomia, un’organizzazione che preveda: la presenza in ciascuna rispettiva aula di non più del 50% degli studenti rispetto alla capienza prevista; garantire e rendere pienamente fruibile la didattica integrata on line, in modalità sincrona per la restante parte degli studenti non presenti in aula”. Inoltre, Spirlì, così come aveva anticipato in una diretta facebook, ha chiesto alle scuole di “favorire la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta, nell’ottica di una migliore gestione organizzativa, anche alternativa al differenziamento degli orari di ingresso e uscita”.