‘Basta con le polemiche pretestuose sul Corso di laurea interateneo in Medicina e Chirurgia’

I rappresentanti di area medica: 'Collaborazione tra le Università di Catanzaro e Cosenza. L'Università di Catanzaro manterrà i suoi posti'

Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata *

Difendiamo la nostra Università nella sua interezza, evitiamo sterili polemiche e lavoriamo insieme per promuovere il nostro Ateneo, guardando ai bisogni collettivi regionali.

Le polemiche pretestuose danneggiano la nostra immagine e vanificano i risultati finora conseguiti di cui tutta la regione è orgogliosa.
Il Corso di laurea interateneo in Medicina e Chirurgia, nasce come una collaborazione tra le Università di Catanzaro e Cosenza. I primi tre anni del Corso di laurea, saranno attivati a Cosenza, mentre gli ultimi anni saranno tenuti a Catanzaro, dove risiede l’unica Azienda Ospedaliera accreditata ad ospitare una Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Al corso di laurea magistrale interateneo saranno assegnati complessivamente un numero di posti che non verranno sottratti a Catanzaro: l’Unicz manterrà intatti i suoi 300 posti circa mentre gli studenti calabresi che sognano di intraprendere gli studi in medicina e chirurgia potranno usufruire di questa nuova opportunità che vede la regione Calabria, arricchirsi di una nuova realtà universitaria, aggiungendo inoltre risorse sanitarie in una terra in cui le carenze di medici e professionisti sanitari (al luce anche della difficile condizione attuale) hanno sollecitato una sempre più crescente richiesta di assistenza e cura per i cittadini.

L’ateneo Catanzarese, grazie ai risultati scientifici conseguiti, all’offerta formativa e all’impegno di tutti i professionisti che vi operano all’interno, ha conquistato un ruolo di primo piano all’interno del panorama accademico e sanitario nazionale; questo consente all’Unicz di essere il motore trainante della ricerca e della sanità nella nostra Regione, fungendo da stimolo per raggiungere risultati sempre migliori.

Con l’avvio di questo progetto, gli atenei di Cosenza e quello di Catanzaro, vincolati da un protocollo firmato dai Rettori, potranno finalmente iniziare a ragionare nell’ottica del bene comune per tutti i cittadini e gli studenti Calabresi, mettendosi alle spalle, anni di campanilismo che il più volte, ha richiamato questo argomento in prossimità delle elezioni amministrative: con la stipula di questo accordo, l’universita della Calabria non potrà avviare nessun accordo con altri atenei nazionali, per l’apertura di corsi di studio dell’area sanitaria.

Il campus di Germaneto rappresenta l’unica realtà Calabrese dove attivare le Scuole di Specializzazioni Mediche che, nell’ultimo anno, ha registrato un incremento considerevole, grazie al numero delle iscrizioni ottenute ponendosi come Ateneo di Attrazione per i medici Italiani.
La Scuola di Anestesia, ad esempio, conta 46 iscritti al primo anno, per un totale di più di 100 specializzandi.

A tutto ciò si aggiungono altri e nuovi percorsi di lauree delle professioni sanitarie che interessano le Laurea Magistrali e attivazioni di master correlati ai nuovi bisogni sanitari e non solo.

Le università, proprio nell’ottica dell’intesa interatenea, hanno avviato una lunga serie di collaborazioni, segnando il superamento del localismo che riaffiora ogni qualvolta si è in prossimità di una consultazione elettorale.

La nostra università, ricordiamo ancora, che nell’ambito di questa nuova prospettiva solidale e scientifica, ha attivato un Corso di Studi interateneo con l’Università di Reggio Calabria, consentendo così a tanti studenti calabresi di continuare a studiare in calabria, senza essere obbligati a migrare in altre regioni per proseguire gli studi.

Questa modalità collaborativa tra i diversi atenei ha permesso anche di realizzare un incremento delle borse di studio per gli studenti, eliminando quasi del tutto la figura dello studente idoneo non beneficiario.

Gli Atenei calabresi, negli ultimi anni, hanno sposato una linea organizzativa fatta di intese e di progettualità che ha portato ad avere una attenzione particolare alla precaria condizione in cui versano tantissimi studenti della nostra terra: la politica ne prenda atto, agisca di conseguenza e aggiunga risorse anziché tagliare.

I rappresentanti di area medica*

Vincenzo Bosco – Nucleo di Valutazione

Alessandro Caputo – Senato Accademico

Michaela Talarico – Scuola di medicina e chirurgia

Aldo Mesiti – Scuola di medicina e chirurgia

Elena Mauro – Commissione Paritetica Scuola di Medicina e Chirurgia

Fedele Graziani – Commissione Paritetica Scuola di Medicina e Chirurgia

Manuel Gabriele – Commissione Paritetica Scuola di Medicina e Chirurgia

Antonio Martucci – Consulta degli studenti

Francesco Caprino – Consulta degli studenti

Dr. Marco Pignataro – Collegio degli Specializzandi

Dr.ssa Giusy Soluri – Collegio degli Specializzandi