I dirigenti scolastici impegnati per un ottimale inizio dell’anno scolastico

Continua il nostro viaggio tra le scuole della città con i “presidi” che illustrano quanto messo in atto per un sereno ritorno tra i banchi

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Stefania Cinzia Scozzafava – Dirigente Polo Didattico Convitto “Galluppi”

di Clara Varano
Anno scolastico ormai alle porte. La ripartenza è stata, a suo avviso, programmata con chiarezza?
Personalmente ritengo che, in qualità di dirigente scolastico, abbia il compito di rappresentare i bisogni e le speranze delle lavoratrici e dei lavoratori, delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, delle famiglie e dell’intera società civile che quotidianamente frequentano l’istituto che dirigo.
Ed è con questo spirito che ho inteso affrontare l’avvio del nuovo anno scolastico: orientando il mio impegno nella direzione di una sempre maggior tutela dei lavoratori che, nella nostra idea di scuola, si accompagna al diritto di tutte e di tutti a un’istruzione di qualità, laica, accessibile a tutti.
Grazie all’impegno, alla creatività, alla passione, alla competenza che, come lavoratrici e lavoratori della scuola, caratterizzano da sempre il nostro operare, insieme ai miei collaboratori e al DSGA stiamo lavorando alacremente affinché paure, debolezze, disorientamento non incidano troppo negativamente sul nostro essere comunità educante e sulla nostra capacità di tessere relazioni significative, al fine di garantire un avvio ed un anno scolastico in sicurezza.
Vorrei poter dire che questo nuovo anno rappresenterà il ritorno alla normalità, ma i dati sulla diffusione del virus non sono tranquillizzanti.
Sono convinta che la copertura vaccinale sia una misura di sicurezza e un dovere civico, ma sappiamo anche che non è sufficiente per avere davvero tutti in presenza.
Per questo i dirigenti scolastici abbiamo richiesto risorse e spazi aggiuntivi, interventi sul trasporto pubblico e misure straordinarie, rivendicando la centralità del sistema pubblico di istruzione come investimento strategico per il futuro delle nuove generazioni e dell’intero Paese.
In merito a quanto richiesto aspettiamo fiduciosi risposte che l’Amministrazione a breve dovrebbe darci.
Intanto, è stato pubblicato il Piano Scuola 2021-2022, il Protocollo sulla Sicurezza e svariate note informative ministeriali e di chiarimento che ci supportano in questi giorni che precedono l’avvio del nuovo anno scolastico.

Rispetto allo scorso anno ritorna al lavoro con più serenità?
Insieme al DSGA ed ai miei collaboratori stiamo preparando tutti gli spazi e stiamo definendo le procedure per garantire una riapertura in sicurezza. Stiamo facendo del nostro meglio e sempre cercheremo di farlo, pur con criticità organizzative proprie di un istituto complesso come il nostro. L’impegno profuso in questo periodo dai miei collaboratori è encomiabile e solo grazie agli sforzi di tutti possiamo guardare con speranza al primo giorno di scuola.
Certo, anche l’anno che sta per avviarsi sarà impegnativo perché ci saranno ancora molte regole da rispettare. Sono, tuttavia, certa che ci sarà grande collaborazione, perché mai come ora stiamo imparando la lezione fondamentale dell’educazione civica: vivere è convivere, rispettare una norma è a vantaggio mio e della comunità e ciascuno di noi è comunità.

Da un punto di vista degli spazi per assicurare il distanziamento la sua scuola ha delle necessità particolari?
Fortunatamente l’istituto che dirigo non necessita di spazi aggiuntivi da destinare ad aule didattiche bensì di spazi alternativi da adibire a residenza dei convittori.
Relativamente all’organizzazione delle scuole annesse al Convitto confido e spero di ricevere da parte del MI l’assegnazione di risorse da destinare al reclutamento dell’organico aggiuntivo COVID-19, già richiesto ed ottenuto durante l’a.s. 2020/2021. Tali risorse umane aggiuntive supportano l’istituzione, consentendo di mettere in atto l’unica soluzione possibile per garantire il distanziamento nelle classi, nel rispetto delle disposizioni di sicurezza vigenti.
Per quanto riguarda l’allocazione dei convittori, l’Amministrazione provinciale di Catanzaro si è resa parte diligente ed immediatamente disponibile per l’individuazione di spazi idonei, al fine di garantire ai nostri ragazzi un rientro in convitto nel rispetto delle norme di sicurezza e anticontagio vigenti.
Sono fiduciosa che entro l’inizio dell’anno scolastico si possa ricevere quanto necessario.

Senza entrare nel merito se sia giusto o sbagliato il green pass per il personale, la preoccupa la fase del controllo?
Nelle ultime settimane si è a lungo discusso circa quali procedure mettere in atto per la verifica del green pass.
Attualmente, ci troviamo in una fase transitoria, dal primo al 13 settembre, durante la quale si eseguirà la procedura ordinaria con un’app che controlla ogni certificazione verde. La App VerificaC19 verificherà che il green pass sia valido senza rendere visibili le informazioni che ne hanno determinato l’emissione e senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore. Pertanto, nel pieno rispetto della privacy.
Tale procedura di verifica tramite App è assai semplice. Purtuttavia, presenta il limite di dover verificare giornalmente ciascun singolo QR Code e quindi, prosegue, potrebbero determinarsi soprattutto nei momenti di inizio e fine delle lezioni, rallentamenti nelle operazioni materiali di verifica.
Per questo motivo, con l’inizio delle lezioni, dovrebbe prendere il via una procedura automatizzata che servirà ad accelerare i controlli e verrà fatta tramite una piattaforma digitale. Più precisamente, il ministero della Salute e il Garante della Privacy stanno operando al fine di realizzare l’interoperabilità tra il sistema informativo in uso presso la scuola (Sidi) e la piattaforma nazionale Dgc così da poter, a regime, velocizzare le più semplici operazioni richieste.
Se così sarà, ritengo che la fase di controllo non debba preoccuparci particolarmente.

Il ministro Bianchi ha affermato che solo il 2,9% delle scuole in Italia, per lo più istituti tecnici, ha delle “classi pollaio”, per le quali si sta lavorando per garantire la didattica in presenza. La sua scuola rientra tra queste? Se sì, come si sta muovendo per garantire sicurezza e distanziamento?
Nell’istituzione che dirigo non vi sono “classi pollaio”. Tuttavia, si sta lavorando per garantire la didattica in presenza organizzando gruppi non eccessivamente affollati da allocare in aule in cui il distanziamento potrebbe non essere garantito completamente.

Posto che per ora non c’è obbligo, c’è il rischio di creare discriminazioni tra alunni vaccinati e quelli che ancora non hanno il Green pass? Si parla per esempio di poter riorganizzare i viaggi di istruzione…
Per gli alunni e le alunne che frequentano il Polo Didattico Convitto “P. Galluppi” non è previsto a tutt’oggi l’obbligo della vaccinazione. Pertanto, nessuna discriminazione potrebbe in alcun modo crearsi. Semmai, ciò richiede una applicazione più rigorosa delle misure di sicurezza (distanziamento, igienizzazione degli ambienti, divieto di assembramento, etc.).
Per i viaggi di istruzione attendiamo circolari in merito e sarà nostra cura rispettare ed adeguarci a quanto il MI prescriverà nel rispetto e nell’interesse dei nostri ragazzi che hanno il diritto di vivere le attività scolastiche in piena sicurezza.

Filomena Rita Folino – Dirigente scolastico Liceo Scientifico “Siciliani”

di Clara Varano

Anno scolastico ormai alle porte. La ripartenza è stata, a suo avviso, programmata con chiarezza?

Si viaggia a vista tra protocolli, note e circolari che provano ad analizzare le questioni più complesse e sfaccettate; nonostante tutti i Dirigenti Scolastici e tutto il personale della scuola stiamo lavorando da tempo per programmare un rientro in sicurezza.
Oggi è prevista una Conferenza di servizio promossa dal Ministero dell’Istruzione che, spero, chiarirà dubbi e incertezze.
La speranza è che la scuola possa ripartire serenamente e che la didattica a distanza sia solo un ricordo del passato.
Staremo a vedere.

Rispetto allo scorso anno ritorna al lavoro con più serenità?

Tra qualche giorno si ritorna in classe con la didattica in presenza e dopo quasi due anni di pandemia e di DAD a singhiozzo. E’ un momento importante in particolare per le alunne e per gli alunni e noi ci stiamo prodigando per rendere questo rientro quanto più possibile sereno, pur se tra tante incertezze e dubbi: distanze in classe più flessibili, mascherine, finestre aperte, vaccini, Green Pass…; è chiaro che la situazione resta piuttosto incerta. Siamo ancora in una situazione che richiede prudenza. C’è tanta voglia di tornare in presenza e le condizioni in effetti sono migliori. Ma, questo non significa ritornare al lavoro con più serenità pensando che filerà tutto liscio, anche se ce lo auguriamo! Per questo motivo, a caratterizzare il ritorno a scuola sarà la “fase prudente” che, senza dubbio, sarà la più presente a partire da settembre.

Da un punto di vista degli spazi per assicurare il distanziamento la sua scuola ha delle necessità particolari?

Dal punto di vista degli spazi non ci sono necessità particolari.

Senza entrare nel merito se sia giusto o sbagliato il green pass per il personale, la preoccupa la fase del controllo?

Il M. PI. ha emanato lo scorso 30.08.2021, la nota 1260 che fornisce informazioni e suggerimenti circa la verifica della certificazione verde COVID-19 del personale scolastico.
Il D.L. n. 111/2021 ha introdotto l’obbligo del possesso e il dovere di esibizione del Green Pass per tutto il personale scolastico e ha stabilito che è in capo ai DS (come se non avessimo già tante incombenze) verificare il possesso dello stesso.
Certamente, questo determina l’organizzazione di operazioni quotidiane che devono coniugarsi con l’ordinato svolgimento delle attività scolastiche e, anche se è stata realizzata l’App “VerificaC19”, che installata su un dispositivo mobile consente di riscontrare l’autenticità e la validità delle certificazioni nel pieno rispetto della privacy, i problemi legati all’individuazione degli addetti, l’ effettuazione dei controlli non solo alla prima ora perché c’è chi entra anche alla seconda ora o anche dopo, alla tempistica delle operazioni di verifica in particolare nel caso in cui il personale non in regola non potrà accedere all’istituzione scolastica ecc, rimangono. Penso, per esempio, ai ritardi che potrebbero determinarsi soprattutto nei momenti di inizio delle lezioni per i rallentamenti nelle operazioni materiali di verifica

Posto che per ora non c’è obbligo, c’è il rischio di creare discriminazioni tra alunni vaccinati e quelli che ancora non hanno il Green pass? Si parla per esempio di poter riorganizzare i viaggi di istruzione…

In realtà a scuola non c’è alcuna discriminazione nei confronti delle alunne e degli alunni non-vaccinati.
Neanche tra il personale scolastico c’è discriminazione, infatti coloro che non vogliono sottoporsi alla vaccinazione possono ottenere il green pass e accedere agli edifici scolastici come tutti gli altri, presentando l’esito di un tampone negativo ricevuto nelle 48 ore precedenti oppure un certificato che attesti l’avvenuta guarigione negli ultimi sei mesi; ci sono alternative alla vaccinazione, che rimane volontaria.
Non credo che ci siano comportamenti discriminatori nei confronti dei non vaccinati.
Per i viaggi di istruzione… c’è tempo!

Grazia Parentela – Dirigente ITE “Grimaldi – Pacioli”

di Maurizio Ceravolo
L’anno scolastico è ormai alle porte. La ripartenza è stata, a suo avviso, programmata con chiarezza?

“Per alcuni aspetti sì, per altri un po’ meno. Di fatto, sono state confermate, nella conferenza a cui abbiamo partecipato tutti i dirigenti scolastici, le misure dello scorso anno: distanziamento di un metro, l’utilizzo di gel igienizzanti e delle mascherine. Inoltre, avremo a disposizione l’organico aggiuntivo Covid, per gestire le classi più numerose, e ci sono stati forniti dei finanziamenti. Quest’ultimi, utilizzabili per il recupero della socialità e degli apprendimenti.”

Rispetto allo scorso anno ritorna al lavoro con più serenità?

“La situazione di crisi vissuta lo scorso anno ci ha permesso di acquisire una resilienza e una capacità di affrontare le difficoltà connesse al rischio epidemiologico che ci fa ben sperare. Perciò, credo che il nuovo anno scolastico possa ripartire con serenità, anche se, ancora, il rischio persiste e bisogna prestare molta attenzione”.

Il ministro Bianchi ha affermato che solo il 2,9% delle scuole in Italia, per lo più istituti tecnici, ha delle “classi pollaio”, per le quali si sta lavorando per garantire la didattica in presenza. La sua scuola rientra tra queste? Se si, come si sta muovendo per garantire sicurezza e distanziamento?

“Nel nostro istituto non sono presenti classi con un’elevata numerosità di alunni, per cui il distanziamento nelle aule è garantito. Naturalmente, disponiamo gli alunni nelle classi in base al numero degli alunni stessi ed alla metratura delle aule che abbiamo a disposizione. Nulla è lasciato al caso, viene organizzato in maniera più che ragionata per garantire il distanziamento. Di certo, ad oggi, è più facile far ciò anche per via degli interventi di ampliamento delle classi messi in atto dall’amministrazione provinciale nel corso dello scorso anno scolastico”.

Senza entrare nel merito se sia giusto o meno il green pass per il personale, la preoccupa la fase di controllo?

“La verifica del green pass ha destato qualche preoccupazione, più che altro a livello tecnico. Nonostante ciò, con la collaborazione dei docenti riusciremo a superare le difficoltà iniziali. Di certo, nel momento in cui sarà disponibile la piattaforma che ci consentirà di verificare autonomamente il possesso del green pass del personale, sarà tutto più semplice. Quest’ultima dovrebbe venire attivata il 13 settembre, giorno nel quale avrà avvio l’anno scolastico in alcune regioni d’Italia”.

Posto che, al momento, non c’è obbligo, c’è il rischio di creare discriminazioni tra alunni vaccinati e quelli che ancora non hanno il Green Pass? Si parla, per esempio, di poter riorganizzare i viaggi d’istruzione…

“Nel momento in cui si è parlato di questo rischio, ho pensato anch’io ai viaggi d’istruzione. Certamente, con le misure attualmente in vigore, necessarie per gli spostamenti fuori regione attraverso i mezzi di trasporto, il green pass è obbligatorio. Quindi, non penso sia giusto proporre una visita d’istruzione se non vi possono partecipare tutti e va limitata a coloro che lo posseggono. Inoltre, al momento, le modalità con le quali si può ottenere, tra cui l’esito negativo al tampone effettuato nelle 48 ore precedenti, non ci permettono di stare sereni ed escludere che non si possano verificare ugualmente delle problematiche. Perciò, probabilmente, è ancora prematuro parlarne e sarà il governo, al momento opportuno, a fornire delle direttive in merito”.

Cinzia Emanuela De Luca – dirigente IC “Don Milani”

di Alessia Burdino
Anno scolastico ormai alle porte. La ripartenza è stata, a suo avviso, programmata con chiarezza?
Se si riferisce alle indicazioni fornite a livello nazionale…assolutamente no! I documenti ministeriali hanno generato maggiori incertezze in merito all’organizzazione didattica e degli spazi…distanziamento consigliato ma solo laddove logisticamente possibile, mascherina anche “consigliata” soprattutto laddove non è possibile distanziamento…lo scorso anno avevamo delle direttive molto più precise…

Rispetto allo scorso anno ritorna al lavoro con più serenità?
Assolutamente no. Prevalgono confusione ed incertezza. Si addossano tutte le responsabilità alla scuola e la scuola è in difficoltà perché niente di ciò che le sta intorno funziona come dovrebbe…trasporti, rapporti con enti locali proprietari degli immobili…

Il Ministro Bianchi ha affermato che solo il 2,9% delle scuole in Italia, per lo più istituti tecnici, ha delle “classi pollaio”, per le quali si sta lavorando per garantire la didattica in presenza. La sua scuola rientra tra queste? Se si, come si sta muovendo per garantire sicurezza e distanziamento?
La mia scuola non ha “classi pollaio” ma su diversi plessi sono presenti aule piccole che non possono contenere intere classi, seppur non eccessivamente numerose. Abbiamo fatto richiesta all’ente locale di ulteriori locali ma a tutto oggi non abbiamo raggiunto un accordo definitivo. Senza trascurare il fatto che il mio istituto non ha una sede stabile per la scuola sec. di I grado e ogni anno si pone il problema di allocare in maniera dignitosa quasi 200 alunni, nonostante sia da più anni prevista la costruzione di un polo didattico per il mio istituto e nonostante ci sia stato consegnato un nuovo immobile, due anni fa, ma… ahimè incompleto (riesce ad accogliere solo gli uffici di segreteria)

Senza entrare nel merito se sia giusto o sbagliato il green pass per il personale, la preoccupa la fase del controllo?
Non mi preoccupa la fase di controllo del gp mi disturba un po’ perché, la modalità poteva essere semplificata… quella che ci è stata imposta sottrae tempo prezioso ad altre attività fondamentali per la scuola.

Posto che per ora non c’è obbligo, c’è il rischio di creare discriminazioni tra alunni vaccinati e quelli che ancora non hanno il Green pass? Si parla per esempio di poter riorganizzare i viaggi di istruzione…
Il rischio esiste… però come in tutte le cose deve prevalere sempre il buon senso… la tutela della salute è importante per se stessi e per gli altri.

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