Lo storico Alessandro Barbero intervistato dalla radio del Liceo Siciliani di Catanzaro

Buona parte della sua riflessione a riflessione dedicata all'importanza sociale e culturale della scuola, spesso soffocata da una eccessiva burocrazia e dalla mancanza di fondi

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Grande onore per i ragazzi della radio del “Liceo Scientifico Luigi Siciliani” è stato poter intervistare il grande Alessandro Barbero, storico italiano specializzato in storia del Medioevo e storia militare, le cui parole sono una chiara testimonianza, come dice lui stesso, di come “in ogni società sana ci sia bisogno di qualcuno che studi la storia”.

Generico maggio 2022

Gli argomenti affrontati nell’intervista sono stati molteplici: dopo aver delimitato le funzionalità e limiti della storia, ci si è soffermati sui rischi della memoria, che talvolta può condizionare e frenare l’agire, e sulla tendenza dell’uomo a ricordare con gioia i tempi andati, criticando invece le strutture tipiche del presente. Barbero ricorda agli studenti l’importanza di allargare i propri orizzonti, ricercando un punto di vista sugli eventi quanto più oggettivo possibile, in modo da poter costruire in autonomia un pensiero critico, che non sia limitato dal modo in cui ogni individuo si relaziona a ciò che gli accade.

Procedendo con le domande, ampio spazio viene conferito al Medioevo e alla difficoltà, per uno storico medievista, di muoversi tra la frammentarietà delle fonti a sua disposizione e i pregiudizi in merito a un età tutt’altro che “buia”.

Dopo aver accennato alla questione meridionale e all’unità d’Italia, la riflessione verte sull’importanza sociale e culturale della scuola, spesso soffocata da una eccessiva burocrazia e dalla mancanza di fondi; per Barbero, professore presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, l’istituzione scolastica è un pezzo vitale dello stato, il cui scopo non è solo istruire gli adulti di domani, ma anche e soprattutto educarli a sviluppare un cervello pensante e non pensato.

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