L’Istituto “Patari-Rodari” custode del patrimonio storico-artistico e culturale della chiesa del Sant’Omobono

Giornata conclusiva del progetto nazionale “MonumentiAMOci: un viaggio tra i monumenti adottati, sentinelle della bellezza della nostra Italia”

Sabato 21 gennaio, ha avuto luogo, nella Chiesa di Sant’Omobono la giornata conclusiva del progetto nazionale “MonumentiAMOci: un viaggio tra i monumenti adottati, sentinelle della bellezza della nostra Italia” che ha visto protagonisti i bambini e le bambine delle sei classi quinte di scuola primaria dell’Istituto comprensivo “Patari-Rodari”.

 

“I nostri ragazzi della classe terza E, in seguito alla partecipazione al bando relativo all’anno scolastico 2021/2022, sono stati premiati con “la medaglia d’oro” dalla Fondazione Napoli Novantanove che, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il Ministero della Cultura, organizza, ormai già da otto anni, questo concorso nazionale che persegue lo scopo di guidare le nuove generazioni, alla scoperta del territorio, della sua identità e delle sue tradizioni attraverso lo studio dei monumenti”, si legge in una nota dell’Istitutocomprensivo “Patari-Rodari”.

 

“Ebbene, i ragazzi della scuola secondaria di I grado hanno passato il testimone ai compagni della scuola primaria nell’ambito di quel percorso di continuità che rappresenta la ragione dell’esistenza degli Istituti Comprensivi: accompagnare l’alunno nel suo percorso di crescita dai 3 ai 13 anni – si legge ancora nella nota -.  I bambini e le bambine delle quinte classi di scuola primaria hanno “adottato” la chiesa del Sant’Omobono illustrando, alla stregua di piccoli ciceroni, gli aspetti storico-artistici e culturali di questo antichissimo monumento”.

 

 

“La scuola rivolge un sentito ringraziamento alla Reale Arciconfraternita dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta ad Honorem di Catanzaro che ha in custodia la Chiesa di Sant’Omobono e con la quale sarà attivato un percorso formativo sull’evento più rappresentativo della nostra città: la Naca – conclude la nota -.  Grazie di cuore ai nostri alunni e alle nostre alunne, alle insegnanti delle classi quinte della scuola primaria e ai docenti referenti del progetto Emanuela Costantino e Antonio Saturnino impegnati quotidianamente a trasformare la nostra scuola in un’ immensa “aula decentrata”.