Due giovani coniugi albanesi arrestati per possesso di documenti falsi

Intervenuti gli agenti della polizia di frontiera all'aeroporto di Lamezia Terme

In questi giorni di emergenza nazionale, gli operatori della Polizia di Frontiera di Lamezia Terme, stanno intensificando i controlli delle autocertificazioni dei passeggeri in transito dallo scalo aereo lametino, al fine di vigilare sul rispetto delle restrizioni alla circolazione dei cittadini imposte dal DPCM per contenere il diffusione del COVID-19 sul territorio nazionale.
Ciononostante, gli stessi stanno comunque tenendo alto il livello di guardia nei servizi di controlli di frontiera e nei servizi specifici di contrasto ai fenomeni delittuosi.
Nella giornata di ieri, una coppia di giovani coniugi, all’atto di imbarcarsi sul volo Ryanair diretto a Londra Stansted ha insospettito il personale della Polizia di Stato che, nutrendo forti dubbi sulla validità dei passaporti greci che gli stessi esibivano, procedeva a controlli più accurati. Dalle verifiche effettuate e dalle risultanze che le stesse autorità elleniche, all’uopo interpellate, trasmettevano all’ufficio di Polizia lametino, gli agenti riuscivano ad appurare che si trattava di passaporti falsi “alterati” e che la coppia di coniugi era di nazionalità albanese e non, come dagli stessi dichiarato in un primo momento, greca.
Sono stati pertanto arrestati  M. O., di anni 29 e G. K. R., di anni 20, entrambi albanesi per il reato di Detenzione e Uso di documenti falsi validi per l’espatrio previsto dall’articolo 497-bis del codice penale. I due giovani coniugi, posti a disposizione del PM di turno, Dott.ssa Costa, verranno giudicati questa mattina con rito direttissimo presso il Tribunale di Lamezia Terme.

(Immagine d’archivio)