Il Vescovo affida la città alla Madonna del Rosario che già liberò la comunità da “absiatico morbo”

Lunedì dell'Angelo nel ricordo dei defunti ma anche con la speranza che tutto passi in fretta

Un evento eccezionale, come eccezionali sono i tempi che stiamo vivendo. Quella Madonna del Rosario, custodita nell’omonima chiesa della città, viene esposta due volte l’anno. L’8 maggio in occasione della supplica alla Madonna e a Marzo.

Ma questo tempo è storia, non è tempo ordinario, neanche per la Chiesa, costretta a fare i conti, come le altre istituzioni con l’emergenza Coronavirus, che impedisce ai fedeli di partecipare alle celebrazioni eucaristiche e che prova i parroci del contatto con la gente.

Ecco perché oggi, nel lunedì dell’Angelo, Don Andrea Perrelli, cappellano del Cimitero e Rettore della Chiesa del Rosario, ha fortemente voluto che la Messa, dedicata come tradizione ai defunti e officiata da Monsignor Vincenzo Bertolone, sarebbe stata celebrata con la quella Madonna esposta alla preghiera dell’Arcivescovo che , inginocchiatosi davanti al simulacro alla fine, ha recitato una supplica affinchè la Madonna che liberò la città da “absiatico morbo” oggi possa proteggere la comunità tutta . I cittadini, ha detto l’arcivescovo Monsignor Bertolone, ma anche chi ha responsabilità politiche ed amministrative. Il primo pensiero ovviamente è andato a chi in questi giorni ha perso la vita, spesso senza il conforto dei famigliari e a tutti quei parroci che, oltre al loro mandato, hanno supplito alla mancanza di chi non ha potuto salutare per l’ultima volta i propri cari.