Zona rossa sino al 21 aprile, il dissenso di Confesercenti: «Un silenzio assordante da parte di tutti»

Francesco Chirillo punta il dito contro consiglieri e assessori regionali e sottoscrive la petizione online promossa dalla confederazione nazionale

«Questa nuova zona rossa rappresenterà una ulteriore “mazzata” per le imprese e per i piccoli studi professionali». Queste le parole del presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo che a Catanzaro Informa ha voluto esprimere il proprio dissenso nei confronti di una situazione ormai al limite dopo l’ordinanza regionale che dispone la zona rossa sino al prossimo 21 aprile e che condanna gli imprenditori ad ulteriori sacrifici senza neanche la certezza di ristori sicuri e idonei. «È ormai da un anno e mezzo che non c’è più lavoro – ha spiegato Chirillo – e non comprendo questo silenzio assordante della Regione Calabria, sia da parte dei consiglieri che degli assessori. È stato fatto per gli albergatori per esempio, ma nulla di incisivo sui piccoli negozianti che sono la colonna portante della regione. Abbiamo chiesto più volte, anche tramite pec, un tavolo di confronto per far sentire le nostre ragioni prima di prendere delle decisioni importanti. Non siamo stati ascoltati e non abbiamo avuto neanche una risposta. Non sappiamo con chi interloquire». 

Francesco Chirillo

Le proposte di Confesercenti 

Secondo Chirillo sarebbe importante prendere esempio da altre regioni che si stanno muovendo con azioni mirate per risollevare le imprese che hanno subito il colpo più duro. Diverse le proposte per far ripartire l’economia che Confesercenti avrebbe voluto porre all’attenzione della Regione: «Incentivare il consumo di filiera – ha spiegato Chirillo – con un fondo perduto per gli acquisti di prodotti calabresi da parte dei ristoratori; incentivare le imprese che creano occupazione o che non licenziano per esempio. Invece abbiamo dato fondi a tutti, senza fare distinzioni tra chi svolge attività in fitto o nella propria proprietà, tra chi ha spese fisse maggiori e chi meno o tra chi, addirittura, ha guadagnato di più perché tra le categorie rimaste aperte. Noi viviamo quotidianamente le criticità ed i feedback degli associati li vorremmo mettere a disposizione della Regione per azioni più incisive e giuste, ma non siamo stati ascoltati. C’è un silenzio assordante da parte di tutti, sto vedendo una apatia impressionante. Non capisco perché la Calabria non riesce ad alzare la testa e a farsi valere». 

Petizione nazionale

Attraverso i profili social, Chirillo ha comunicato di aver sottoscritto la petizione online promossa da Confesercenti nazionale “Portiamo le #Imprese fuori dalla pandemia”. La raccolta firme ha lo scopo di porre l’attenzione sulla necessità di un “Decreto Imprese” che preveda sostegni adeguati e liquidità immediata.

Iniziativa “#Io apro”: «Non la posso sostenere, ma comprendo la disperazione»

Da domani, alcuni esercenti catanzaresi hanno deciso di aprire comunque le loro attività nonostante la zona rossa, correndo il rischio di incorrere in una sanzione. «Come presidente di Confesercenti – ha dichiarato Francesco Chirillo – non posso avallare questo tipo di iniziativa, ma comprendo chi lo vuole fare perché la misura è colma».