“Il parcheggio della cittadella è una vetrina del malcostume imperante”

La riflessione del presidente Associazione Calabrolombarda - Milano

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Riceviamo e pubblichiamo

Noi catanzaresi di Lombardia seguiamo con attenzione la vita sociale e culturale della nostra città segnalando, sovente inascoltati, quei pochi accorgimenti che disciplinerebbero meglio il vivere sociale in città.

E’ avvenuto con le pensiline della Amc, non ancora risolto con l’informazione agli utenti in attesa di una corsa priva di orario e di destinazione. Forse bisognerà attendere una svolta al Comune per adeguare Catanzaro al resto d’Italia.

Ora leggo le apprensioni sul parcheggio della cittadella da parte di un sindacato: a prescindere dagli aspetti normativi, quel parcheggio è una vetrina del malcostume imperante: auto parcheggiate ai posti delle moto, dei disabili, delle donne, delle auto elettriche, messe di traverso a occupare 2 posti, occupazione dei passaggi, ecc. col disprezzo totale di chi invece vorrebbe osservare le regole (per fortuna una notevole maggioranza).

Come avviene altrove, l’introduzione di un modesto pagamento del ticket di parcheggio (in  genere 2-3 euro al giorno) controllato consentirebbe di raggiungere 2 obiettivi: alcuni posti di lavoro e, soprattutto, una obbligata civiltà dell’automobilista. sia pure limitata all’area di massima rappresentanza istituzionale della Calabria. Per partire con un buon esempio, forse si potrà sperare in un recepimento del buon comportamento nel resto della città dove la sosta selvaggia è la padrona.

Salvatore Tolomeo

Presidente Associazione Calabrolombarda – Milano

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