Anbi Calabria: “A2A rispetti convenzione rilasci idrici”

"La Regione titolare della risorsa idrica non può consentire che chi utilizza su concessione quel bene pubblico non rispetti i termini concessori"

“In merito alla vicenda che ha costretto legittimamente il Consorzio di Bonifica di Catanzaro a rivolgersi, nei confronti della società di A2A, alla Magistratura per vedere rispettati i termini della concessione per uso irriguo di cui è titolare, evidenziamo che la società A2A, che gestisce i laghi silani a fini idroelettrici, la legge non affida le funzioni di regolatore, nel caso specifico ad ‘usum delphini’, delle concessioni sottese. Né la gestione, a fini idroelettrici dei laghi, può rappresentare per A2A una posizione dominante nei confronti di altri concessionari in possesso di regolari titoli concessori che peraltro riguardano usi prevalenti per legge su quelli industriali, rappresentati dall’uso umano e dall’uso agricolo”. E’ quanto sostiene, in una nota, Rocco Leonetti, presidente dei Anbi Calabria.

“Quella che vediamo – prosegue Leonetti – è una distorsione delle regole che, nello specifico, penalizza gli agricoltori, il Consorzio , il sistema economico del catanzarese ma soprattutto la Regione. La Regione titolare della risorsa idrica non può consentire che chi utilizza su concessione quel bene pubblico non rispetti i termini concessori , per il proprio comprensibile ma non condivisibile tornaconto economico, determinando situazioni di crisi in settori che sostengono il PIL regionale quale l’agricoltura. Spetta per legge all’Autorità regionale far rispettare i termini della concessione evidenziando che per il mancato rispetto è prevista dalla norma la sanzione della revoca, nella ulteriore considerazione che alla Regione spetta anche la tutela dei Consorzi di Bonifica, diritto questo costituzionalmente garantito”.

“Si parla dell’uso di un bene pubblico, l’acqua – sottolinea ancora il presidente di Anbi Calabria – ben disciplinato da leggi e regolamenti, non dovrebbe essere il giudice a richiamarne l’applicazione ove esiste una Autorità a ciò deputata cioè la Regione, cui l’Anbi Calabria chiede, ad alta voce, una azione forte e decisa soprattutto in un momento di emergenza, quale quello che viviamo, determinato dai cambiamenti climatici. E’ questa una azione importante e fondamentale che riguarda non solo il singolo Consorzio ma interloquisce con lo sviluppo della Calabria, perché non può esserci sviluppo duraturo senza il rispetto delle regole”.