Bruni e Zingaretti alla Festa dell’Unità a Catanzaro. A caccia del voto utile fotogallery

“Amalia è l’unica possibilità per non consegnare la Calabria alla destra”, ha detto il presidente della Regione Lazio aprendo al Parco Gaslini

La segreteria logora chi ce l’ha. Quella del Pd, poi, più che logorare, solitamente sconquassa. Un Nicola Zingaretti più rilassato dall’ultima occasione utile esperita ha aperto le danze alla Festa regionale dell’Unità, che ritorna a Catanzaro dopo una lunga assenza, in un posto, Parco Gaslini, rilassante, moderno e movimentato nel quale, mentre si discute con pensosità sui destini della città e della regione, ragazzini a torso nudo piroettano sullo skate a pochi metri e il trenino (elettrificato?) della linea ionica sferraglia alle spalle dei convenuti. Un quadro quasi futurista, un po’ Sironi e un po’ Boccioni. Zingaretti, per ritornare con i piedi a terra, ritorna in Calabria a nemmeno un anno da quando si dimise da segretario vergognandosi del partito tutto poltrone e primarie a raccontare dell’altro Zingaretti, il presidente che guida la Regione Lazio da otto anni, finanche reduce Covid, a gloriarsi dell’ottima performance vaccinale e dei lusinghieri risultati ottenuti in termini di risanamento di bilancio: “Qui vedo un parco cofinanziato dall’Unione Europea – si permette pertanto di suggerire – attenzione, stanno per arrivare miliardi dal Pnrr ci sarà competizione tra territori progetti e opportunità, e avere alla guida chi è rimasta qui a combattere da scienziata è un valore aggiunto. Quando ho saputo della candidatura di Amalia Bruni sono stato felice, perché so quanto vale, avendo visitato ormai un anno e mezzo fa il suo istituto a Lamezia”.

Zingaretti a Catanzaro
Zingaretti a Catanzaro

Già un anno e mezzo fa. Molta acqua passata sotto i ponti, insieme a presunti novelli Olivetti, aggiungerebbe malignamente Mario Oliverio. “Dico che ognuno ha diritto di esprimere le proprie idee – risponde a chi gli ricorda la candidatura solitaria dell’ex presidente – ma poi ci sono i sistemi elettorali, e in quello maggioritario come è quello regionale, conta molto l’unità, altrimenti sono voti persi e che a prescindere la volontà di chi si candida, ottengono l’effetto opposto, fanno vincere chi è più lontano da te. Sono qui per dire ai calabresi: unitevi perché l’unica possibilità per far vincere i centrosinistra è Amalia Bruni”. Non è che a destra se la passino molto meglio, ricorda Zingaretti: “In questo momento in Italia il centrodestra non esiste perché c’è una forza, Fratelli d’Italia, che dice ‘no’ al Governo; una che dice ‘ni’ ed è la Lega e un’altra che dice ‘si’ al Governo che è Forza Italia”.

Zingaretti a Catanzaro

Epperò, aggiunge amaramente sogghignando: “Quando si presentano insieme alle elezioni, e per questo chapeau, è perché riconoscono la forza del sistema elettorale. I partiti del centrodestra – ha aggiunto – non esprimono però una visione di futuro per il Paese. Noi, al contrario, stiamo lavorando esattamente per questo e questa è stata la mia missione da segretario. Mi fa piacere che Enrico Letta con la sua forza e le sue peculiarità, in un partito che finalmente non fa più polemiche continui a portare avanti una strategia che è unica. Ho sempre pensato che il Pd non sia nato e non esista per declamare valori. Deve declamarli ma poi mettere in campo progetti per attuarli. Quindi c’è bisogno di un grande Pd in una grande alleanza e mi fa piacere che i sondaggi, malgrado io abbia fatto un atto che a me è costato moltissimo, mi diano ragione. Sono contento che tutto questo sia servito alla mia comunità per ritrovare serenità e, ora, anche il gusto di tornare a vincere”. “Era esattamente quello che volevo – ha sostenuto ancora l’ex segretario del Pd – perché poi dei destini personali chi se ne frega: l’importante è che vinca un’idea, un progetto e che il Pd sia vivo e forte, diventato, così com’è, il baricentro di qualsiasi alleanza alternativa al centrodestra”.

Zingaretti a Catanzaro

Zingaretti è arrivato al Gaslini accompagnato dal commissario che lui steso nominò, Stefano Graziano, e da Amalia Bruni. “Serve il voto utile – ha detto la candidata del centrosinistra e del M5S – altrimenti si rischia di consegnare alla destra questa terra, questa regione, che significa condannarla in maniera definitiva. L’altro appello fondamentale non è a chi solitamente va a votare ma a quelli che hanno questa disillusione che li porta a non votare, che è fondamentale combattere. Noi abbiamo bisogno di tutti i calabresi per fare la nostra rivoluzione gentile”. In ogni modo, stasera Bruni incassa il sostegno convinto di tutto il Pd, lei espressione del civismo: “É importante perché è un partito strutturato, di governo, lo è insieme ai 5Stelle. Oggi questa testimonianza di Nicola Zingaretti e questo sostegno convinto del partito è estremamente importante perché dobbiamo ricostruire insieme a i partiti. Abbiamo esattamente l’obiettivo che è il loro, di risanare la politica stessa dei partiti ricostruendo questa regione all’interno di un percorso di governo, nazionale ed europeo. Zingaretti lo ha espresso in maniera assolutamente corretta, che gli obiettivi sono per la Calabria, non sono per gli interessi personali. Come lui ha messo a servizio la sua attività di segretario politico e ha fatto posto a Enrico Letta, io spero di farlo dopo i 5 anni di governo nei confronti degli altri, perché la mia non è una candidatura a vita. Ho interesse che questa terra si ricostruisca e abbia una partenza corretta, aiutando i giovani a camminare, perché la politica si fa attraverso le gambe delle persone capaci, appassionate, che hanno voglia di costruire”.

Zingaretti a Catanzaro

Pensa anche al dopo elezioni, quando ci sarà da ricostruire i rapporti a sinistra: “Non ci sono nemici interni, ci sono persone della sinistra che si sono spostate e rischiano di fare un danno, con un voto inutile che anzi rischia di consegnare questa terra alla destra. I cittadini devono stare veramente molto attenti, se hanno a cuore le sue sorti non possono disperdere i voti, consegnarli nelle mani di persone e schieramenti che non hanno alcuna possibilità di vincere”. Sui sondaggi, infine, in ciò rincuorata da Zingaretti, Bruni si mostra disincantata: “I sondaggi sono sempre espressione dei metodi adottati -spiega -. Succede nella medicina e nella scienza, lo abbiamo visto sul Covid, quanto i virologi abbiano opinioni molto diverse tra di loro. Penso che il voto delle persone si esprima dopo un giudizio ragionato all’interno della cabina elettorale, fino a quel momento non sappiamo quello che può succedere. Abbiamo esempi anche italiani, quando i sondaggi hanno disegnato scenari che si sono rivelati completamente diversi a cose fatte. Per cui non mi preoccupo del sondaggio, perché registro in maniera forte che la collettività è con noi, con la voglia di rinascere, nella maniera più giusta corretta e serena, meno litigiosa. Sono convintissima che i calabresi mi daranno fiducia, daranno fiducia a una persona che ha sempre vissuto qui, ha sempre dato qui, lottando per idee di lavoro, di giustizia, di ricerca, di crescita, di diritti delle famiglie all’interno di una terra che la politica precedente ha negato”.

La Festa regionale dell’Unità è proseguita per tutta la serata con diverse discussioni. La prima sul futuro della città di Catanzaro che ha preceduto la presentazione, a cura di Salvatore Passafaro, coordinatore dei circoli cittadini, dei candidati Pd della Circoscrizione centro. A seguire l’apertura ufficiale della Festa, l’incontro con i tre segretari regionali di Cgil Cisl e Uil introdotto da Antonio Viscomi, e, infine, il convegno su ‘Pnrr e ruolo degli enti locali’ con Francesco Boccia, Nicola Zingaretti e Giuseppe Falcomatà, sindaco metropolitano di Reggio Calabria.

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