Definite le candidature Pd Democratici Progressisti: Stumpo e Irto capilista a Camera e Senato, Iemma e Pitaro negli uninominali di Catanzaro
Non candidato l’uscente Antonio Viscomi, in posizione difficile Carlo Guccione
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Angelo Sposato segretario regionale Cgil e Gianni Speranza già sindaco di Lamezia si erano tirati fuori dal magma delle ipotesi ben prima che la lunga notte della direzione PD mettesse nero su bianco alle candidature nei collegi uninominali e nei listini plurinominali di Camera e Senato di tutta Italia e quindi, per quel che conta e per quanto possa tornare utile alla tenuta complessiva del puzzle, della Calabria, previo il necessario accordo con gli altri componenti della coalizione di centrosinistra. A leggere i nomi delle candidature così come riportate dalla nota ufficiale della direzione dem conclusa ben oltre la mezzanotte non ci sono clamorose novità rispetto a quanto già preventivato nei giorni scorsi, caratterizzati dal proliferare di voci incontrollate e messe in circolo ad arte, come succede d’altra parte in tutti i partiti, e dal fuoco di sbarramento preventivo, si presume con la contraerea, contro i paracadutati dalle altre regioni in cerca di un posto sicuro a scapito delle espressioni autoctone, del territorio.
Una gatta (molto arruffata) da pelare per il segretario nazionale Enrico Letta e per il segretario regionale Nicola Irto per di più, ambedue parti dirette in causa, partecipando essi stessi al gioco delle candidature, per considerazioni più ovvie di rappresentanza per il primo, per rispettare l’impegno preso in autunno quando si chiese al secondo di rinunciare alla corsa per la presidenza regionale.
Come è stati più volte spiegato nelle passate settimane, considerati i sondaggi nettamente a favore del centrodestra anche in Calabria c’è stata molta riluttanza per uscenti e nuovi aspiranti ad accettare la candidatura nei collegi uninominali, per quanto alcuni, segnatamente un paio tra i sette in palio tra Camera e Senato, siano giudicati contendibili. Per cui, la ressa è stata principalmente per assicurarsi un buon posto, se non il primo, nei listini bloccati del proporzionale, che, ricordiamo, è unico regionale per ambedue i rami del Parlamento. Vediamo come è andata a finire.
La direzione nazionale ha approvato le liste così come proposte dal segretario, con cinque astensioni e tre voti contrari. Qualche esclusione forzata e di rilievo (Lotti), qualche rinuncia polemica (Cirinnà), qualche nome di rilievo (Cottarelli e Casini), molte le scelte difficili e sofferte per Enrico letta, nell’impossibilità di accontentare tutti stante la riduzione del numero dei partecipanti e il fisiologico turnover, anche di genere, da assicurare. Non tutto è ancora definito, rispetto alla compilazione votata potrebbe frapporsi qualche rifiuto, e d’altra parte la scadenza per la presentazione alle Corti d’Appello è fissata al 22 agosto. La considerazione vale anche per la Calabria. Intanto sono da prendere come sicure le prime conferme su quanto preventivato alla vigilia.
Nel listino plurinominale di Camera e Senato i primi due posti sono stati assegnati, rispettivamente, a Nico Stumpo, esponente nazionale di Articolo 1 calabrese uscente ma eletto altrove e ad Enza Bruno Bossio, cosentina uscente già due volte deputata. AL terzo posto è stato proposto Carlo Guccione, sul quale grava la possibilità di rinuncia volontaria, al quarto Lidia Vescio portavoce provinciale per Catanzaro delle Donne democratiche. Fuori dalle candidature l’uscente deputato Antonio Viscomi.
Al Senato i primi due posti del listino saranno occupati da Nicola Irto segretario regionale e Carolina Girasole già sindaco di Isola capo Rizzuto. Seguono, in posizione molto difficile in chiave elezione Italo Reale lametino ex deputato e uomo di apparato, e Teresa Esposito, coordinatrice delle Donne democratiche calabresi.
Nei collegi uninominali Francesco Pitaro correrà al Senato a Catanzaro/Reggio Calabria. Giusy Iemma nel collegio catanzarese alla Camera.