I candidati dem al Senato e alla Camera suonano la carica

Al circolo di Lido interventi “unitari” degli esponenti di Catanzaro e Lamezia in lista. Reale: una “castroneria” l’uscita di Fiorita sull’aeroporto

In una campagna elettorale fiacca, perlomeno dalle latitudini catanzaresi e calabresi, occorre prendere la palla al balzo e approfittare delle poche occasioni che la politica offre per saggiare sul campo umori, sensazioni, introspezioni e proiezioni. Questa sera ne ha dato spunto il Partito democratico, che, nella sezione di Catanzaro Lido, ha convocato i candidati in lizza per Camera e Senato dell’area Catanzaro-Lamezia per un incontro con i cittadini, intento forse leggermente pretenzioso per quanto diremo tra poco.

Ecco quindi convenire nel circolo di Corso Progresso inaugurato da pochi mesi, accolti dal segretario Giovanni Vitale, il candidato all’uninominale al Senato Francesco Pitaro, la candidata al collegio maggioritario della Camera Giusy Iemma, Italo Reale numero 3 del listino al Senato e Lidia Vescio quarta nel listino della Camera.

Serpeggia leggera delusione nella base dem per il mancato passaggio di leader di levatura nazionale in città quantomeno finora, e nella considerazione che Enrico Letta parlerà solo in Piazza Duomo a Reggio Calabria, tra l’altro in compagnia di Roberto Speranza e Pierluigi Bersani. Catanzaro neanche l’ombra, e, d’altra parte, non ha attualmente nemmeno una Piazza Duomo a disposizione.

È stato Fabio Celia, segretario cittadino, a dare voce all’inquietudine, usando parole forti nel ricordare che a nemmeno due settimane dal voto “non ci sia stato nessun elemento nazionale a venire nella città capoluogo a benedire i nostri candidati”. Ha detto altre cose notevoli, Celia, nel corso del suo breve intervento, che riportiamo a parte per il peso che potrebbero avere nella politica cittadina. Per il resto, grande spazio ai temi della politica cittadina, certo sotto la particolare angolatura meridiana.

Ad ascoltare gli interventi anche il segretario provinciale Domenico Giampà, intervenuto in chiusura per spronare al massimo impegno, la consigliera comunale Igea Caviano, l’assessore Aldo Casalinuovo, l’ex coordinatore dei circoli Salvatore Passafaro. Non avevano da convincere nessuno in sala, i quattro candidati e il segretario di circolo Vitale che ha introdotto i lavori, perché i presenti certo non avevano bisogno di ulteriori stimoli essendo tutti militanti e tesserati.

 

Lo sforzo è verso l’esterno, verso gli elettori, segnatamente nei confronti della grande massa di indecisi che, qualora decidessero di usufruire del voto potrebbero influire in modo determinate sul suo esito. Italo Reale, dall’alto della sua esperienza di più e più campagne, ha confessato che i sondaggi neanche li guarda, anche perché, per essere eletto nella posizione di listino che occupa avrebbe bisogno “del 60 per cento di voti per la lista”, e per questo combatte.

 

Per il resto, considerata l’assoluta parità numerica di candidature tra Catanzaro (Iemma e Pitaro) e Lamezia (Vescio e Reale), in sala si è concretizzato quell’asse strategico dell’area centrale della Calabria, rivendicato con forza in tutti gli interventi ma che nell’ultima settimana ha ricevuto notevoli scossoni per il ritorno in superficie di antiche spinte localistiche scaturite da un passaggio contestato del sindaco Fiorita sulla denominazione dell’aeroporto di Lamezia.

 

Reale, nell’avvertita necessità di dire le cose come stanno per il bene di tutti e del partito, ha definito una “castroneria” (usiamo un eufemismo) l’uscita di Nicola Fiorita che “ha avuto il solo risultato di resuscitare il sindaco di Lamezia dandogli la possibilità di ergersi a paladino della città”. Diligente la relazione del segretario Gentile, centrata sulle aspettative e sulle valenze del Pnrr, anche in chiave unitaria Lamezia-Catanzaro, che solo insieme possono crescere. Da Francesco Pitaro l’invito a diffidare delle false promesse della destra, impegnata com’è nella definizione dell’autonomia differenziata che “serve solo ad amplificare il divario territoriale”. Non si sottrae, Pitaro, alla necessità di dare uno sguardo a Catanzaro e al quartiere Lido, definendo la questione del porto “uno scandalo nazionale”, a oltre cinquant’anni dalla posa della prima pietra.

Giusy Iemma, nella sua veste di vicesindaco ha subito dopo puntualizzato che, finalmente, dal punto di vista delle competenze amministrative, la giunta ha fatto intero il suo dovere. Non si fa “suggestionare dai numeri” Iemma, consapevole che non è la prima volta che le urne smentiscono in modo clamoroso i sondaggi pre elettorali. Contro “la peggiore destra di sempre” la zona centrale della Calabria e Catanzaro hanno la possibilità storica di eleggere al Senato e alla Camera due esponenti del territorio. Sarà dura, ma non è questo a spaventarla.