Catanzaro calcio, ricominciare nonostante ‘problematiche interne’

Evidente che qualcosa non vada, che le certezze del gruppo siano da almeno un mese non più granitiche e che anche la condizione atletica - oltre alla lucidità tecnica e tattica - sia lontana dai suoi standard migliori NOTO: GRUPPO COESO

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    di Gianfranco Giovene

    Bisceglie era stato un campanello d’allarme, Catania l’avvisaglia che forse il problema poteva essere ben più serio del semplice giro a vuoto: a Rieti, dopo il nuovo kappao, l’inevitabile innesco della sirena d’allerta. Sono salite a tre le battute d’arresto consecutive per il Catanzaro: un record nero mai toccato in stagione, suggellato dal faccia a faccia a fine gara tra squadra e tifosi sotto il settore ospiti dello “Scopigno”. Tre partite, zero punti, un solo gol all’attivo e quattro al passivo: la parola crisi non piace e viene respinta dal tecnico Auteri ma è chiaro che il momento non sia certo dei più felici nello spogliatoio giallorosso.  

    QUALCOSA NON VA – Evidente che qualcosa non vada, che le certezze del gruppo siano da almeno un mese non più granitiche e che anche la condizione atletica – oltre alla lucidità tecnica e tattica – sia lontana dai suoi standard migliori. Contro la modesta formazione laziale si è fatto davvero troppo poco per meritare la vittoria e quei tre punti etichettati come fondamentali alla vigilia sono scivolati ancora di mano e finiti nelle tasche avversarie, conseguenza di una prestazione più pallida e inconsistente da parte giallorossa che macchiata dall’operato della terna arbitrale o dalla «caccia all’uomo» degli avversari come invece dichiarato da Auteri. Errori ce ne sono stati, e il mister non lo ha nascosto: forse più su questo bisognerebbe riflettere per capire di più e risolvere l’involuzione della squadra dopo Castellammare.  

    «PROBLEMATICHE INTERNE» –  In questa direzione sembra andare anche il pensiero del diesse Logiudice, sentito a caldo a Studio Giallorosso subito dopo il match: «Non eravamo preparati per questo ciclo di sconfitte – ha detto – Non siamo la stessa squadra che un mese fa giocava, vinceva e divertiva: sappiamo di avere delle difficoltà ma pensavamo di poterne uscire anche con qualche risultato sporco». Alcune «problematiche interne» hanno chiaramente fatto saltare i piani «con giocatori che hanno tirato la carretta per molto tempo che ora stanno rifiatando ed altri invece che devono trovare ancora la forma adatta»; chiaro che giocare in queste condizioni contro squadre dall’agonismo elevato per motivi di classifica non è facile anche se – e il diesse non lo nega – «in determinate partite il fioretto andrebbe messo un po’ più da parte a beneficio della sciabola». Amarezza che c’è e si vede ma da non far sfociare in drammi. «C’è stata una fase del campionato in cui abbiamo pensato di poter fare qualcosa in più – ha sottolineato Logiudice – siamo delusi per non esserci riusciti ma dobbiamo tornare con i piedi per terra perché comunque il campionato è in sintonia con le aspettative». Ricompattarsi e recuperare gli infortunati sono gli step obbligatori che bisognerà seguire ora con il rinforzo della fiducia al gruppo come altro passo essenziale. Perché come ricordato dal diesse «la squadra non è esperta e da soli i ragazzi non possono farcela a rialzarsi».

    RICOMINCIARE –  Ripresa fissata per domani pomeriggio a Giovino: nel mirino verrà messa la Sicula Leonzio ma più di tutto si cercherà di ritrovare il Catanzaro perduto.

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