Us Catanzaro, capitan Corapi non esclude di giocare in estate

Il punto del giocatore giallorosso su tutta la situazione dal punto di vista agonistico, ma anche economico

Nessuna idea sul quando e sul come ripartire: l’obbligo rimane quello di non perdere i ritmi di allenamento ma il ritorno in campo appare ad oggi più lontano che mai. In casa Catanzaro si fa il possibile per rispettare i programmi: si varano tabelle di lavoro da salotto, e si prova a mantenere compatto, anche se a distanza, lo spogliatoio. Un bel da fare per mister e preparatore atletico in primo luogo, ma anche per il capitano Corapi che come tutti i compagni morde il freno ed auspica una pronta uscita dall’emergenza.

CONCLUDERE LA STAGIONE

«La situazione purtroppo non va a migliorare – ha detto sconfortato il centrocampista, quest’oggi in collegamento diretto da casa – ed è molto difficile che per metà maggio si possa tornare in campo. Ci stiamo allenando tutti singolarmente: se prima avevamo la possibilità di correre all’aperto ora non lo possiamo fare e tocca adattarsi tra quattro mura. Ma non è la stessa cosa». Non lo è di certo e nella remota ipotesi di un nuovo inizio sarebbe probabilmente necessaria «qualche settimana in più dalla Lega per riprendere la preparazione».

Il blocco delle classifiche penalizzerebbe alcuni. Disposti a giocare d’estate

«Spero ci possano essere le condizioni per ricominciare – ha detto Corapi – in caso contrario il blocco delle classifiche penalizzerebbe alcuni a scapito di altri ed aprirebbe infiniti scenari di ricorsi». Scartata l’ipotesi dei mini-tornei – «via non percorribile» – resterebbe dunque quella di andare avanti in estate: «Noi saremmo disposti a farlo e sarebbe di gran lunga meglio perché creerebbe meno danni possibili alle società. Essendo tutti nella stessa situazione la ripresa poi non sarebbe falsata».

Al vaglio anche l’ipotesi di una cassa integrazione per i calciatori per sostenere le difficoltà generali dei club: «Non giocando  – ha sottolineato il capitano – è ovvio che si cerchino soluzioni alternative che permettano alle società di rimanere in piedi in questo momento non facile».

BRUTTA FRENATA

Serve uno sforzo non indifferente per lasciare l’attualità alle spalle e concentrarsi sul campo. Corapi ci ha provato analizzando a mente fredda il momento delle aquile prima dello stop dipingendo anche il dietro le quinte della quarantena.

in chat il mister già promette doppie sedute.

«Siamo andati incontro ad una brutta frenata – ha detto affermato il centrale – Sarà stato forse un calo inconscio di concentrazione e io stesso *non mi sarei mai immaginato tre sconfitte consecutive, specie quelle pesanti di Francavilla e Potenza. Di contro ci sono le buone prestazioni contro Reggina e Bari: prendere gol dopo pochi secondi poteva essere una mazzata ma contro i galletti abbiamo fatto un grande secondo tempo e avremmo potuto anche vincerla». Proprio contro i biancorossi, nel silenzio di un “Ceravolo” vuoto, l’ex Trapani è rimasto a riposo per un piccolo fastidio muscolare: «Calo fisiologico – ha commentato – avendo giocato sempre dall’arrivo ed essendo reduce da un infortunio poteva capitare».

Questo riposo forzato, comunque, restituirà energie. Che con tutta probabilità, in caso di ripresa, torneranno utili. «Per ora pennichella e si gioca con i cani in giardino: in chat il mister già promette doppie sedute…»