Tamponi e sessioni ristrette: il primo giorno del Catanzaro in campo

In mattinata la visita del presidente Noto a Giovino. Nel pomeriggio nuovi test sanitari e lavoro prettamente atletico

Come un primo giorno di scuola a tutti gli effetti: il piacere di rivedersi, la grande voglia di ricominciare che traspare al di là delle mascherine. Di diverso c’è solo la nostalgia delle settimane lasciate alle spalle: pari a zero – altro che vacanza – tanto da far apparire anche un’interrogazione subito dopo la campanella d’avvio come qualcosa di desiderabile. Così è stato per il Catanzaro, di nuovo a Giovino quest’oggi dopo quasi tre mesi dall’ultima volta prima del lockdown.

TAMPONI E SCAGLIONI – Una ripresa pienamente in linea con il Protocollo Sanitario approvato dalla FIGC: con sessioni individuali di lavoro, ingressi sul terreno di gioco scaglionati, distanze e misure di sicurezza rispettate al centimetro. Il tutto inaugurato dalla visita del presidente Noto che in mattinata ha varcato i cancelli del “Gullì” per salutare la prima pattuglia di calciatori e confrontarsi con mister Auteri ai bordi del campo. Atletica e solo atletica il programma di giornata con esercizi di risveglio e di forza ripetuti “in loop” anche nel pomeriggio nelle varie turnazioni di gruppo. Porte chiuse al quartier generale giallorosso: dietro di esse è andata in scena anche una nuova razione di test sanitari con la prima prova a tampone di tutti gli effettivi che dovrebbe essere ripetuta nel weekend. La speranza è di poter iniziare quanto prima con gli allenamenti collettivi: se tutto andrà per il verso giusto si potrebbe cominciare già dalla prossima settimana. Quando anche gli orizzonti futuri, con le decisioni del Consiglio Federale, saranno più chiari.