Caos LegaPro e Playoff. L’ex Pastore: ‘Catanzaro, te la puoi giocare’

Valori azzerati, sarà una lotteria». E rimangono tanti i nodi da sciogliere in vista del Consiglio Federale

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Su base volontaria o meno, allargati alle prime o secondo griglia tradizionale, in gara unica o con andata e ritorno. E poi, in caso di pareggio – o doppio pareggio – varrà ancora il criterio del miglior piazzamento? Neanche sul tema playoff pare esserci convergenza tra le anime della LegaPro. E la questione comincia a farsi scottante visto l’ormai prossimo Consiglio Federale in programma per lunedì. Mille ipotesi, poche certezze per ora. Con anche l’affair assemblea – richiesta da alcuni club per ridiscutere le modalità di chiusura e non calendarizzata per questioni di tempo – che potrebbe mettere in discussione anche la capacità deliberante dell’organo Figc.

CAOS LEGAPRO – Così la pensa un ex di casa Catanzaro: Ivano Pastore, oggi diesse di quel Rimini stizzito insieme ad altri per le modalità di redazione e presentazione proposte adottato dall’establishment della C. «Dopo il Consiglio Direttivo di LegaPro nessuna proposta è transitata sul tavolo dell’Assemblea – dice – ma è tutto è finito dritto sulla scrivania di Gravina. E’ da escludersi dunque che lunedì si possa prendere alcuna decisione sulle sorti della C, specie in caso di mancato confronto preventivo». Chiaro e netto il messaggio, condiviso non solo da sodalizi impegnati come i romagnoli nella lotta per non retrocedere ma anche da qualcuno immischiato nella corsa playoff. E proprio di playoff ha voluto parlare Pastore, mescolando perplessità ed auspici in chiave giallorossa. «Anche le prime dovrebbero partecipare agli spareggi – aggiunge – tre anni fa l’Alessandria perse la vetta nelle ultime gare nonostante avesse tredici lunghezze dalla seconda. Di veritiero, comunque, ci sarà poco – rincara – Quando si è fermi da così tanto tempo e si è chiamati a giocare poi più partite ravvicinate diventa quasi una lotteria». Valori azzerati: «quanto fatto finora passerà in secondo piano» e per assurdo «le squadre più attardate in griglia potrebbero diventare vere e proprie mine vaganti per il fatto di avere tutto da guadagnare da una situazione fino a poche settimane fa insperata».

AQUILE AI PLAYOFF – Quindi occhi aperti, Catanzaro: occhi aperti antenne dritte. «Le aquile potranno certamente dire la loro – sostiene Pastore – a gennaio la società ha operato in maniera importante, ha rimodellato l’ossatura con gente di categoria ed anche superiore. Ora ci sono giocatori abituati ai dentro-fuori e un allenatore che sa fa girare bene la squadra. Caldo, infortuni e sfortuna possono essere però incognite esterne». Ne sa qualcosa l’ex difensore che proprio con i giallorossi vide sfumare il playoff contro l’Acireale nel 2003. «Una sera difficile da dimenticare – dice oggi – una ferita che però riuscimmo a cicatrizzare alla svelta grazie al ripescaggio e poi alla vittoria del campionato che ci portò in B. Come vincere la maledizione? Con la tranquillità mentale». Reggiana, Padova, Triestina e Carpi le insidie del girone B da evitare nel cammino: «specie questi ultimi, quadrati, tosti e forti fisicamente».

RIFORME – E poi il tema delle riforme, necessarie secondo l’ex ma da non attuare in maniera facilona. «Non basta togliere di mezzo delle squadre per ristrutturare il sistema – dice – occorrono risorse e progettualità. I pieni poteri della FIGC in questo periodo sono solo per la fase di proposta – sottolinea – la riforma dei campionati verrà disegnata ora ma magari formalizzata nella stagione ’21/’22, come è giusto che sia». Intanto, quest’oggi, il Comitato di Presidenza Federale ha lanciato la proposta – che verrà discusa nel prossimo Consiglio Federale – di un fondo pari a 21 milioni e 700mila euro in favore delle categorie inferiori alla Serie A.

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