Us, Calabro sceglie l’ottimismo: ‘Nessun ritardo. E ridurre i costi ci sta’

Conferenza stampa dell'allenatore giallorosso. "Fruttuoso il periodo a Moccone. Voglio trasmettere il mio entusiasmo"

Più informazioni su

Stessa carica d’entusiasmo del primo giorno in giallorosso, in più una buona dose di ottimismo e la volontà di analizzare il momento attuale con la giusta lucidità, senza eccedere in ansie. Così mister Calabro si è presentato questo pomeriggio davanti ai microfoni della sala riunioni di via Gioacchino da Fiore. E le sue parole hanno ricamato qualche risposta importante alle domande ed ai dubbi della fase attuale: dall’utilità del ritiro – nonostante l’esiguo materiale tecnico a disposizione – al mercato per finire con la politica di contenimento dei costi da parte della società.

«SAPEVO LA SITUAZIONE» – L’esperienza di Moccone, innanzitutto, definita dall’allenatore come fruttuosa ed «utile a capire su chi puntare per il futuro»: «Il ritiro è andato molto bene – ha detto Calabro – e non è stato per nulla inutile. E’ servito per lavorare sulle fondamenta del gruppo dal punto di vista mentale e ci si è concentrati su aspetto fisico e concetti di squadra». Certo, i numeri non hanno aiutato: tanti – troppi – gli elementi ai margini perché considerati fuori dal progetto e pochi – quasi nulla, eccetto Branduani ed il provinato Agnelli – i nuovi innesti in sostituzione. «E’ una situazione che accomuna tutte le squadre, anche in serie A – la giustificazione del mister – Una situazione che sapevo, che la società mi aveva prospettato e per questo posso dire che non c’è ritardo alcuno ma si è in linea con la realtà del momento. Sapevo che questa fase sarebbe stata ricca di problematiche – ha aggiunto – ma addosso ho tanto entusiasmo e lotterò per trasmetterlo». Necessario per la squadra, che sull’entusiasmo dovrà fare leva in attesa di avere connotati più definitivi, ma anche per la piazza, un po’ disorientata dalla nuova politica del club.

«FARE ECONOMIA» – «Più che di ridimensionamento parlerei di economizzazione dei costi – ha affermato Calabro – una linea che mi trova concorde e che sottintende che qualcosa in passato è stato sbagliato. Dal mercato non mi aspetto nulla – ha proseguito – quanto fatto finora è stato fatto in sintonia e così sarà anche in futuro». Che bisognerà «armarsi di pazienza» è comunque chiaro nello scenario: sia «per valutare nel dettaglio» ogni elemento in entrata che per far coincidere gradimenti e budget. «Prioritario intervenire dietro – è l’input – perché mancano delle pedine a completamento del reparto»; ma il come ed il quando dipenderanno dalle uscite, specie quelle più grosse di Celiento e De Risio al Bari. «Solo chi dimostra di essere mentalmente a Catanzaro verrà allenato – ha detto Calabro – ci sono delle trattative per loro ma se non andassero a buon fine potrei anche reintegrarli. Albertini non ha voluto aspettare e non facendo noi la corte a nessuno lo abbiamo liberato – ha aggiunto – Verna ed Izzillo? Mi piacciono»

Più informazioni su