Calabro: “La fiamma accesa in coppa deve diventare un’esplosione in campionato perchè sia la normalità”

Alla vigilia della gara contro il Trapani, in un momrnto in cui tutto è avvolto dall'incertezza, il mister suona comunque la carica

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Potenza ha ferito e non poco, Verona ha inorgoglito ed allontanato qualche spettro. Se mai si giocherà – tutto è ancora avvolto nel mistero – la sfida di domani contro il Trapani rappresenterà per il Catanzaro un test di conferma ulteriore sul metro della crescita. Una sfida da non prendere sottogamba, nonostante le difficoltà che in queste ore stanno attanagliando i granata. E profondamente diversa da quella di mercoledì al “Bentegodi, più tecnica e per certi versi più aperta. A sottolinearlo, in questa strana vigilia di incertezza, ci ha pensato lo stesso tecnico delle aquile Antonio Calabro.

Generico ottobre 2020

OCCHI APERTI – «Pronti a tutto» è l’ordine impartito ai suoi. «Partite come questa racchiudono tante incognite – ha sottolineato il mister – la squadra ha centoventi minuti sulle gambe e se non controllata la troppa euforia per il risultato raggiunto potrebbe sfociare in superficialità. Non succederà – ha garantito – Sono certo che la partita verrà giocata e bisognerà per questo stare molto attenti». Di più di quanto fatto a Potenza, ovviamente, e in questo senso la settimana di lavoro alle spalle e soprattutto la superlativa prova di mercoledì testimonierebbero passi avanti. «Se a subire gol dopo un minuto è una squadra già diventata squadra ci si riorganizza e si riparte – ha spiegato Calabro – noi a Potenza non lo potevamo essere anche per oggettive difficoltà e questo ci ha fatto andare in confusione». Lo si è stato un po’ di più a Verona ma la caratura del duello di domani sarà certo meno pulito. «Il calcio di serie C è diverso – ha commentato Calabro – alcune partite possono anche essere l’anticalcio dal punto di vista estetico e bisogna adeguarsi. La nostra realtà è quella di Potenza, non quella del “Bentegodi” che dobbiamo lasciarci alle spalle, e dovremo scendere in campo con il coltello tra i denti per conquistare la vittoria».

«LA CITTA’ SI SPECCHIA NELLA SQUADRA» – Una cosa, però, bisognerà guardarsi dal non dimenticare della trasferta di mercoledì: l’entusiasmo creato nella piazza che come ricordato da Calabro ha trasmesso a tutti «sensazioni fantastiche». «Quanto fatto è una cosa bella – ha evidenziato il coach – subito dopo la gara ho ricevuto tante chiamate ed era chiaro che la città aveva ricominciato a specchiarsi nella sua squadra. Quella fiamma che abbiamo acceso in coppa dovremo ora farla diventare un’esplosione – ha aggiunto – e per far diventare la normalità questo genere di serate dovremo arrampicarci con le unghie e con i denti fino all’obiettivo. A Verona i ragazzi volevano fermamente passare il turno e lo hanno fatto». La stessa voglia servirà ora in campionato

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