Catanzaro, Calabro: ‘Bari e Terni blackout mentali. Ma l’obiettivo non è il primo posto’

L'occasione per fare un po' di chiarezza dopo tanto silenzio e mettere anche qualche puntino sulle "i"

«Quando si chiama Calabro ad allenare si sa il gioco che fa. E qui nessuno mi ha chiesto di vincere il campionato». Tornano ad accendersi i microfoni della sala stampa del Catanzaro: dietro di essi, in conferenza virtuale dalla sede di via Gioacchino da Fiore, c’è il coach giallorosso. Quasi un mese dall’ultima volta, a tre giorni dalla sconfitta bruciante di Bari che qualche interrogativo lo ha alimentato. L’occasione per fare un po’ di chiarezza dopo tanto silenzio e mettere anche qualche puntino sulle “i”. «Sapevo, quando ho scelto di abbracciare questa avventura, il tipo di piazza e la modalità con cui si vivono sconfitte e vittorie – ha esordito – per questo non sono sorpreso, mi concentro solo sul campo e non mi preoccupo del resto».

RAMMARICO BARI – Che riassunto, dopo il kappao in terra pugliese, è tornato ad essere critiche e graticole. Un po’ esagerate secondo il suo punto di vista, considerato che, come detto, nessuno dal club ha fissato l’obiettivo primo posto. «Il morale della truppa non è altissimo al momento ed è ovvio che sia così – ha commentato – Il rammarico più grande è quello di non essere riusciti a riportare in campo quanto preparato in settimana ma c’è anche tanta voglia di rifarsi già domenica con una prestazione delle solite». Occorrerà osare di più, non il poco fatto al “San Nicola”. Sempre rispettando il credo della guida tecnica, chiaro da sempre, che al fraseggio prolungato preferisce il pragmatismo. «Più che da un punto di vista tecnico a Bari e Terni abbiamo toppato sotto il profilo mentale – la lettura di Calabro – Con lo staff stiamo cercando di capire il perché ma è chiaro che dell’idea di partenza – vale a dire sfruttare i buchi della difesa barese per aggredire in velocità – nulla è stato riproposto. Anche per questo ho operato determinati cambi – ha aggiunto – non vedevo fare a Di Massimo quanto richiesto e visto che oltre alla tattica c’è l’atteggiamento ho preferito avanzare Casoli».

DOMENICA LA TURRIS – Bisognerà rialzarsi subito ora, anche se non sarà facile visto l’avversario e la portata del match traducibile già in uno scontro diretto per i playoff. «Ci stiamo allenando bene – ha detto Calabro – consapevoli di affrontare una squadra che ha mantenuto la fisionomia caratteriale della D e che non ha mai perso fuori casa». La speranza è quella di recuperare Martinelli – reduce da uno stiramento già nel post Cavese – l’esempio da seguire per fare meglio di domenica è invece Risolo – «considerato il settimo dei centrocampisti in partenza, divenuto oggi perno fondamentale».