Catanzaro verso gara 2 con l’Albinoleffe. “Sangue freddo e niente calcoli”

I tifosi sono stati meravigliosi sia Giovino che a Bergamo e Gorgonzola ma noi come squadra dobbiamo essere abili a non farci trascinare dalle emozioni del pubblico

«Abbiamo fatto le nostre fortune reagendo alle avversità e non abbassando la testa, dobbiamo continuare a farlo». E’ ormai all’orizzonte la battaglia decisiva per il Catanzaro: la seconda delle due sfide con l’Albinoleffe che deciderà il passaggio alla semifinale playoff. E dal pulpito del “Ceravolo”, dove da poco è terminata la rifinitura dei giallorossi, arrivano le dichiarazioni pre gara di mister Calabro. Arringhe d’orgoglio e richiami all’attenzione per i suoi: quello che in fondo ci si aspetta, che è più necessario in questo momento.

SANGUE FREDDO E NIENTE CALCOLI

«Partite così si preparano da sole – il preambolo dell’allenatore – Per l’Albinoleffe parlano i numeri in trasferta della stagione regolare e pure l’ultima impresa compiuta in casa del Modena». Pensare al pari potrebbe per questo risultare «pericolosissimo» per i giallorossi che pur avendo due risultati a favore su tre si troveranno di fronte un undici con il vantaggio delle minori pressioni e delle ansie dimezzate. «Dopo la partita di Gorgonzola ho ribadito ai ragazzi che la prestazione fatta e il risultato ottenuto non erano per nulla scontati – le parole del coach – Questo ambiente ti porta ad estremizzare gli stati d’animo, ad esaltarti nel bene e deprimerti oltremodo nelle negatività. Noi quest’anno siamo stati bravi ad estraniarci e a non farci condizionare. Nell’ultima gara, invece, al gol avversario ho avuto la sensazione che tutti si fossero depressi in maniera ingiustificata. Devo dare equilibrio non solo nel campo, ma anche a squadra e società – la puntualizzazione – I tifosi sono stati meravigliosi sia Giovino che a Bergamo e Gorgonzola ma noi come squadra dobbiamo essere abili a non farci trascinare dalle emozioni del pubblico».

SU IL MORALE – Il riferimento non è solo al pareggio dell’andata ma anche allo sconforto della piazza per le rinunce forzate a pedine come Corapi e Martinelli. «Dobbiamo riuscire a colmare queste negatività con altri fattori positivi – l’appello di Calabro – L’atmosfera che abbiamo vissuto in questi giorni ci deve dare la carica, ma non ci deve condizionare nelle difficoltà, altrimenti non saremmo più noi. Questi ragazzi hanno ottenuto risultati impensabili e sono orgoglioso di tutti – la chiosa – perché i nostri difetti e i nostri pregi ci hanno portato a essere ciò che siamo». Ciò che domani, contro l’Albinoleffe, ci si aspetta di vedere.