Catanzaro Calcio, ad Avellino un altro pari senza reti. La cronaca e le parole di mister Calabro fotogallery

Al Partenio novanta minuti dominati più dalla tattica che dallo spettacolo e con poche occasioni da una parte e dall'altra

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AVELLINO-CATANZARO 0-0

AVELLINO (3-5-1-1): Forte; Ciancio, Dossena, Bove; Rizzo, Carriero, Aloi, D’Angelo (43’st Matera), Mignanelli (31’st Tito); Mastalli (31’st De Francesco); Maniero (42’st Gagliano). A disp.: Pane, Sbraga, Messina. All.: Braglia.

CATANZARO (3-5-2): Branduani; Martinelli, Fazio, Scognamillo, Bearzotti (28’st Risolo), Verna, Welbeck (23’st De Santis), Vandeputte, Porcino (28’st Tentardini), Vazquez (21’st Carlini), Cianci (33’st Curiale). A disp.: Nocchi, Romagnoli, Tentardini,, Bombagi, Monterisi, Cinelli, Ortisi, Gatti. All.: Calabro.

Arbitro: Tremolada di Monza

Ammoniti: Carriero, Welbeck, Vandeputte

Un altro pareggio: il quinto in sei gare fin qui giocate. Finisce senza reti il match del “Partenio” tra Catanzaro ed Avellino dopo novanta minuti dominati più dalla tattica che dallo spettacolo e con poche occasioni da una parte e dall’altra. L’ennesima occasione sprecata per gli uomini di Calabro il cui piccolo passo avanti poco vale in termini di classifica e di entusiasmo.

CRONACA – Artiglieria pesante subito in campo per il Catanzaro con Cianci e Vazquez insieme davanti dall’inizio; sorprende la scelta di Calabro di schierare in mediana due omologhi come Welbeck e Verna; sulla destra, al posto dell’infortunato Rolando c’è Bearzotti. Cambia tanto anche Braglia, più per esigenza che per altro, aggiustando alla meno peggio l’attacco e dando le chiavi del centrocampo a Mastalli ed Aloi.

Primo tempo – Bloccata e spigolosa la mezzora d’apertura ravvivata solo da un lampo in fuorigioco di Vandeputte all’undicesimo e da uno spunto personale di Carriero al minuto venticinque. La spinta vera per accendere il match la dà un inserimento centrale di Verna poco dopo ma la scelta del centrale di tentare il dribling su Forte – non tirando di prima intenzione, né servendo il meglio piazzato Bearzotti – si rivela sbagliata e facilita Bove nella respinta sulla linea. Dietro i giallorossi soffrono poco su azione – Maniero è isolato e di palloni giocabili non gliene arrivano – ma da calcio piazzato gli irpini qualche brivido lo procurano a sprazzi e serve Branduani per neutralizzare.

Secondo tempo – L’intervallo rigenera di più i padroni di casa che gli ospiti e sono i primi, dall’ora di gioco in poi, a confezionare con D’angelo le migliori occasioni per il vantaggio. La più nitida al minuto settantaquattro ma è la traversa a dire no al giocatore irpino, arginato a fatica sulla corsia mancina. Le contromosse di Calabro sono votate all’attacco sulla carta – prima con l’avvicendamento tra Vazquez e Carlini, poi con quello tra Cianci e Curiale – ma ciò non basta per infrangere gli equilibri e modificare a proprio favore il tabellino. Quello che nel recupero prova a fare Ciancio in mischia su angolo per i biancoverdi ma Branduani è attento, sventa e salva dalla beffa.

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