Coppa Italia, Catanzaro ko in casa. In finale ci va il Padova

Per le aquile fatale l'approccio troppo morbido. Decide una rete di Bifulco nelle prime fasi del match. I giallorossi terminano in nove

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CATANZARO-PADOVA 0-1

Marcatori: 10’pt Bifulco

CATANZARO (3-5-2): Nocchi; De Santis, Martinelli, Fazio; Bjarkason (34’st Bayeye), Welbeck, Cinelli (34’st Verna), Sounas, Vandeputte; Bombagi (34’st Curiale), Vazquez (22’stPorcino). A disp. Branduani, Romagnoli, Talarico, Gatti,Viotti. All. Vivarini

PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Kirwan, Curcio, Ajeti, Gasbarro; Della Latta, Hraiech, Germano (26’st Vasic); Jelenic, Santini (18’st Terrani), Bifulco (18’st Chiricò). A disp. Fortin, Gherardi, Cabianca, Gasparini, Vasic, Andelkovic, Valentini, Miccoli. All. Pavanel

Arbitro: Marco Acanfora di Castellammare di Stabia. Assistenti: Emanuele Bocca di Caserta e Ivan Castallo di Frosinone. Quarto Ufficiale: Claudio Petrella di Viterbo.

Note: spettatori 1492 Espulsi  Fazio e Curiale Ammoniti: Vazquez, Donnarumma, Bombagi

Non riesce al Catanzaro il colpaccio di coppa: al “Ceravolo” è il Padova a trionfare nella semifinale e ad aggiudicarsi l’ultimo atto della competizione grazie ad una rete in apertura di Bifulco. Per le aquile fatale l’approccio troppo morbido in partenza ma alla lunga i veneti hanno saputo farsi preferire, anche prima della doppia superiorità numerica.

CRONACA – Ipotesi della vigilia confermate in toto sul fronte giallorosso con la consegna delle chiavi del centrocampo a Cinelli e ed il lancio dall’inizio della coppia Vazquez-Bombagi davanti. Parte Padova pochi i cambi: il più rilevante l’esclusione di Terrani dall’undici d’inizio con l’avanzamento di Bifulco sulla linea offensiva.

Primo tempo – Proprio questa mossa si rivela decisiva: al decimo infatti l’attaccante veneto è lesto nell’approfittare di un buco sulla catena di destra dei padroni di casa, ad insinuarsi in area, e da due passi battere Nocchi per il vantaggio. Un colpo a freddo per le aquile che a dirla tutta non troppo bene avevano approcciato i primi minuti. Al venticinquesimo l’occasione che riscalda gli animi con l’evidente svarione di Donnarumma che in uscita blocca la palla con le mani fuori area: l’arbitro vede, ammonisce soltanto ed accorda la punizione dal limite che Bombagi poi non sfrutta sparando di sola forza sulla barriera. L’episodio produce comunque un positivo cambio di passo per gli uomini di Vivarini che al ventottesimo con una zampata di Martinelli impegnano severamente i riflessi del portiere biancorosso. Si riversano davanti alla ricerca del pareggio e fatalmente si scoprono anche liberando praterie per gli avversari in ripartenza. Al trentaduesimo Bifulco prova a replicare l’acuto personale sfuggendo ancora ai marcatori incontrando questa volta però Nocchi sulla sua strada. In chiusura di frazione il forcing delle aquile si fa pesante – tre le occasioni per Bombagi – il risultato però non si schioda e si va all’intervallo sullo zero ad uno.

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Secondo tempo – Alla ripresa il Catanzaro si presenta più deciso ricominciando a tessere la trama da dove aveva concluso prima del fischio. E’ Sounas a provarci all’ora di gioco – tiro telefonato, bloccato da Donnarumma – poi le carte vengono mischiate da Vivarini con l’iserimento di Porcino al posto di Vazquez e lo spostamento in avanti di Vandeputte. Scocca il settantacinquesimo ed in contropiede il Padova mette ancora la freccia procurando l’espulsione di Fazio per fallo da ultimo uomo su Chiricò: sulla punizione battuta dal limite ci pensa la traversa ad evitare il kappao. Verna, Bayeye e Curiale al posto di Vandeputte, Cinelli e Bjarkinson le mosse della disperazione giallorossa che poco fruttano però in termini di occasioni. Anzi la superiorità numerica padovana diventerà doppia nel recupero per il doppio giallo raccolto da Curiale che mette la parola fine alle speranze di casa. Festa solo ospite al novantesimo: Padova che stacca il biglietto per la finale, Catanzaro costretto a leccarsi le ferite e a ributtarsi a capofitto solo sul campionato per dare un senso alla stagione.

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