Il Catanzaro viola il fortino Taranto. Fazio decide la sfida dello Iacovone fotogallery
Aquile inarrestabili. Un guizzo a inizio ripresa basta per la sesta vittoria di fila
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TARANTO-CATANZARO 0-1
Marcatore: 10 ‘st Fazio
TARANTO (4-3-3) : Chiorra; Versienti, Riccardi, Benassai, Ferrara; Civilleri, Di Gennaro (28’st Marsili), Labriola (28’st Barone); Manneh (9’st Mastromonaco), Saraniti, Giovinco. All. Laterza. A disp: Antonino, Zullo, Santarpia, Pacilli, Granata, Tui, Guastamacchia, Cannavaro, De Maria.
CATANZARO (3-5-2) : Branduani; De Santis, Fazio, Martinelli; Bayeye (29’st Bjarkason), Sounas (23’st Carlini), Cinelli, Verna, Vandeputte (41’atWelbeck); Vazquez (41’st Gatti), Biasci (29’st Cianci). All. Vivarini. A disp: Nocchi, Romagnoli, Tentardini, Bombagi, Maldonado.
ARBITRO : Di Cairano di Ariano Irpino. Assistenti : Giaccaglia – Dicosta. Quarto Uomo : Pascali.
Note: Ammonito Fazio, De Santis, Benassai, Cianci, Saraniti
Studio giallorosso post Taranto-Catanzaro, rivedi la puntata
Non esiste più il fortino Taranto: là dove nessuno era riuscito a passare finora in stagione, il Catanzaro invece ce l’ha fatta violando il tabù delle statistiche e guadagnando la sesta vittoria consecutiva in campionato. A spianare la strada agli uomini di Vivarini nel complesso match dello “Iacovone” ci ha pensato Pasquale Fazio, di testa, su schema da calcio piazzato. Importante l’affermazione dei giallorossi, frutto di una prestazione ancora una volta notevole; non meno di rilievo però la prova degli ionici, avversari ostici, alla pari sia sul piano del carattere che della tecnica. I tre punti raccolti lanciano ancora di più la volata per le aquile che martedì faranno visita al Potenza.
CRONACA – Poche le variazioni sia da una parte che dall’altra al calcio d’inizio: Vivarini sceglie De Santis e non Gatti per sostituire lo squalificato Scognamillo, Laterza invece schiera contemporaneamente Civilleri e Labriola in mediana. Davanti, per le aquile, è Vazquez a far coppia con Biasci; nel tridente ionico, al contrario, Manneh vince il ballottaggio con Mastromonaco affiancando Saraniti e Giovinco.
Primo tempo – Non ci si annoia di certo nella prima frazione con entrambe le squadre aperte al gioco e pronte al rischio pur di creare danni all’avversario. Del Catanzaro la prima occasione con un colpo di testa di Verna al dodicesimo, su calcio d’angolo di Vandeputte, arginato in corner da Chiorra; dieci minuti dopo la risposta dei rossoblu con un contropiede di Saraniti su cui Branduani è chiamato agli straordinari fuori dal perimetro dell’area. E’ soprattutto nel mezzo che si sviluppano i duelli più interessanti con Sounas e Di Gennaro giganti nel disegnare e compiere incursioni. Al trentesimo Bayeye trova spazio e tempo per calciare verso la porta tarantina – anche in questo caso l’estremo difensore di casa devia in angolo – poi al quarantesimo un’invenzione della mezzala greca fa involare Biasci largo e deve superarsi Chiorra per chiudere lo specchio sul su tiro a giro. Quasi con rabbia il Catanzaro prova ad affondare nei minuti precedenti l’intervallo ed al quarantaduesimo, in palleggio fluido ed elegante, si ritaglia l’occasione migliore: Cinelli si incunea tra le maglie pugliesi, il suo pallone servito al centro è una lama che taglia in due tutta l’area ma né a Vandeputte, né a Biasci riesce il tap-in vincente.
Secondo tempo – Bisogna aspettare l’ora di gioco perché gli equilibri si rompano. Ed è meritatamente la squadra di Vivarini a mettere la freccia con la brillante esecuzione di uno schema su calcio piazzato che pone Fazio in condizione di incornare quasi solitario a due passi dal numero uno rossoblu. Il vantaggio però scuote il Taranto che già sul pallone successivo, con il fresco Mastromonaco – out Manneh – fa capire di non volersi arrendere così facilmente; concetto ribadito al settantasettesimo quando Barone, servito da Saraniti, prova a pungere sul primo palo trovando però Branduani attento alla respinta. I due squilli convincono Vivarini ad inserire forze fresche e ad abbassare il baricentro: Carlini, Cianci, Bjarkason, Welbeck, Gatti prendono il posto di Sounas, Biasci, Bajeje, Vandeputte e Vazquez e l’emergenza viene tamponata. L’assedio tarantino semplicemente non c’è, escluso pure dall’inferiorità numerica causata dall’infortunio di Barone nel finale. Dopo quattro minuti di recupero, la gioia giallorossa per la sesta vittoria consecutiva incorniciata dall’abbraccio tra squadra e tifosi sotto il settore ospite.