Catanzaro, verso Castellammare con il dubbio Sounas-Carlini

Martinelli è recuperato: la rifinitura di domani chiarirà l'assetto della difesa. A centrocampo si riflette sulla mezzala. Per il "conte Max" è già feeling con Iemmello

Con Martinelli pienamente recuperato e pronto ad occupare una delle tre caselle del reparto difensivo – si vedrà nella rifinitura di domani se quella di destra o quella di centro – il Catanzaro si avvicina alla sfida di domenica a Castellammare con un unico grande dubbio in mediana. Sounas o Carlini è il tarlo che si è agitato per tutta la settimana nella testa di Vivarini. Ed il momento della scelta si sta avvicinando con l’apporto dato dal conte Max nelle ultime uscite su un piatto della bilancia e quello offerto dal greco dal suo arrivo per un mesetto intero sull’altro.

QUEL FEELING – Squadra che vince non si cambia recita l’adagio. E forse questo potrebbe far pesare di più le ragioni del terracinese rimasto ai margini per buona parte del girone di ritorno, rilanciato titolare dopo la sconfitta interna contro il Bari e subito protagonista. Gli ultimi centottanta minuti contro Messina e Turris lo hanno infatti segnalato in grande ascesa sottolineando anche il feeling già trovato con l’asso Iemmello. Un’intesa basata sul linguaggio dei piedi buoni, fatta di movimenti sincronizzati ed intuizioni a palla tra i piedi come lontana: quando la punta “viene fuori”, il collega attacca lo spazio e si infila al posto suo in area; quando invece è il primo a cercare la profondità, il secondo disegna la rotta, dipinge per lui. Vivarini in settimana ha mischiato più e più volte le carte senza mai far capire quella che potrebbe essere la decicione per la sfida contro le vespe; toccasse al numero ventinove sarebbe anche sfida da ex visti trascorsi tra B e C con i gialloblé dal 2018 al 2020.

RITORNO ALL’ANTICO? – E Dimitrios Sounas? Non sta attraversando probabilmente un momento di grande brillantezza ma è cosa normale dopo la prepotente accelerata data all’arrivo con alle spalle lo scarso utilizzo di Perugia. Il greco rappresenta un’altra arma preziosa per il tecnico abruzzese – dodici presenze dallo sbarco ed un gol – e tutto starà nel capire quale via si vorrà prendere: se lasciargli un po’ di tempo per rifiatare e ripulire le scorie o continuare a battere sull’incudine come fatto fino alla gara spartiacque contro i galletti. Con lui in campo anche lo scacchiere cambierebbe: meno inserimenti forse, vista la propensione dell’ex Reggina a giocare più palla tra i piedi, ma forse un po’ più di fisico in mezzo. Il subentro contro la Turris – proprio al posto di Carlini – potrebbe essere un indizio di un ritorno all’antico dal primo minuto; domani le ultime prove, poi sarà il tempo delle scelte