Catanzaro Calcio, scatta l’allarme: la spina è staccata, il secondo posto a rischio fotogallery

La sconfitta contro il Monterosi ha messo in discussione il piazzamento playoff. Giallorossi presuntuosi e molli: dopo Bari è blackout mentale.

La seconda in classifica da una parte, obbligata a vincere per rafforzare ancor di più la propria posizione in ottica spareggi; una matricola baldanzosa si ma in fondo senza troppi stimoli dall’altra, con già la salvezza conquistata ed uno sfizio playoff da provare a cacciarsi più o meno liberamente e senza troppe pretese. Come sia finita Catanzaro-Monterosi lo si sa già. E non smette di stupire il kappao interno delle aquile maturato in un misto di presunzione tecnica e mollezza psicologica che più di una perplessità ha infuso in tutto l’ambiente. Non un campanello, una vera e propria sirena d’allarme è risuonata ieri al “Ceravolo”. Tra quanto visto in campo e quanto detto in sala stampa la somma non può che essere sotto la sufficienza: un “quid” ristretto che a questo punto si fa piuttosto preoccupante.

LA PUNTATA DI IERI DI STUDIO GIALLOROSSO

L’AMMISSIONE – «Avevano più fame loro, noi siamo spenti mentalmente» il timbro messo in calce al tonfo da Vivarini. Parole che proprio alla luce di quanto sopra detto certificano l’insostenibile leggerezza del suo Catanzaro in questa fase, come se non ci fosse più nulla per cui battagliare nella stagione regolare e nulla per cui rimanere cattivi e concentrati nel rettangolo di gioco da qui alla fine. La spina è stata evidentemente staccata dopo la precedente sconfitta contro il Bari che ha regolato – non come si sarebbe desiderato – i conti per il primo posto: da lì non ci si è oggettivamente più rialzati – al netto anche delle vittorie contro Messina e Turris – arrivando a mettere in discussione anche l’obiettivo di ripiego del secondo posto, ultimo appiglio per un cammino quantomeno facilitato nei playoff.

CLASSIFICA – I numeri della classifica dicono che già ora i giallorossi potrebbero non essere sul secondo gradino più alto della scala con i loro sessantadue punti: il Monopoli terzo infatti è ad una sola lunghezza di distanza con una partita da recuperare – mercoledì a Taranto – il Palermo quarto si è portato a meno due travolgendo il Picerno e pure l’Avellino quinto – a cinquantanove ma con una gara in meno – è tornato a farsi minaccioso, potenzialmente alla pari. Urge riattacare la spina alla presa, ricominciare subito a correre. Leziosismi, presunzioni, leggerezze potrebbero da qui in avanti costare ancor più caro.