Turris-Catanzaro 0-4, Vivarini: l’obiettivo non farli giocare sin dall’inizio

Il tecnico fa il pompiere: "Bisogna stare con i piedi per terra quando si vince di misura le antenne sono dritte, noi non dobbiamo rilassarci e perdere di tensione"

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    «L’obiettivo era quello di soffocarli, non farli giocare ed aggredirli sin dall’inizio, merito dei ragazzi se siamo riusciti a raggiungere questo risultato ma i piedi devono rimanere per terra».

    Generico settembre 2022

    C’è tanta soddisfazione ma anche tanto sano realismo nelle parole di Vivarini al termine della sfida del “Liguori”. Come uno schiacciasassi il suo Catanzaro ha travolto anche la Turris, ha chiuso il discorso risultato in soli quarantacinque minuti ed ha dato un segnale forte sul piano della mentalità al campionato. «Era una partita particolare – l’analisi – la Turris se la fai giocare ti mette in difficoltà. Negli occhi avevamo ancora la partita di Cerignola e sapevamo che giocando sotto ritmo avremmo sofferto. Ne è uscita invece una prestazione pulita e questo livello andrà mantenuto anche in futuro».

    Perché come ben sottolineato dall’allenatore abruzzese nulla ancora è stato vinto, la corsa è ancora a metà del tragitto e tante altre risposte del genere occorrerà dare. «Bisogna stare con i piedi per terra – il conseguente richiamo, con un occhio anche agli avversari diretti – quando si vince di misura le antenne sono dritte, noi non dobbiamo rilassarci e perdere di tensione. Più che al Crotone la sfida è con noi stessi». Sul piano dei singoli grande apprezzamento è stato espresso per il lavoro svolto da Pontisso – titolare per il forfait causa febbre di Ghion – e più in generale per chi è subentrato a partita in corso. «Pontisso ha fatto una grande prova, sono rimasto soddisfatto per la qualità di gioco che ha espresso. La staffetta con Cinelli è perché nessuno dei due aveva i novanta minuti; Martinelli invece era recuperato ma abbiamo preferito tutelarlo».

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