Alla riscoperta della Brigata Catanzaro simbolo di identità e orgoglio

Questo progetto – ha detto Oliverio – ha come scopo finale quello di recuperare l’identità e l’orgoglio dell’appartenenza alla nostra terra

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    Dalla ricorrenza del primo centenario della seconda decimazione che colpì la Brigata Catanzaro a Santa Maria La Longa (Udine) tra il 15 e 16 luglio 1917, è nato un progetto di ricerca e studio che la Regione Calabria porta avanti in collaborazione con l’ICSAIC, l’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea, e il comitato spontaneo per le celebrazioni costituitosi nel Capoluogo. A presentare l’iniziativa – a cui ha aderito anche l’Ufficio Scolastico di Catanzaro – presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Scalfaro” di Catanzaro sono stati oggi, tra gli altri, il Governatore della Calabria, Mario Oliverio, e il Presidente emerito del Senato Franco Marini, oggi alla guida del Comitato anniversari di interesse nazionale. Un viaggio documentato, con tanto di testimonianze filmate sui luoghi delle vicende, che ha l’obiettivo di lasciare a tutti i calabresi e a coloro i quali desiderano approfondire, uno strumento di conoscenza e di memoria per un frammento di storia nazionale a lungo dimenticato. “Questo progetto – ha detto Oliverio – ha come scopo finale quello di recuperare l’identità e l’orgoglio dell’appartenenza alla nostra terra, oltre che di indirizzare le giovani generazioni a comprendere la necessità di preservare la pace e la concordia tra le nazioni d’Europa. Il 2017 è un anno importante di commemorazioni, nel centenario della svolta determinata dalla disfatta di Caporetto. In questo quadro si inserisce un momento di ricordo e di riflessione intorno alle vicende della Brigata Catanzaro”. Costituita a Catanzaro nel 1915, la formazione divenne celeberrima per l’eroica impresa di riconquista sul Monte Mosciagh dell’Altopiano di Asiago, nel 1916, immortalata dalla stampa nazionale in illustrazioni che hanno fatto epoca. Insignita di due medaglie d’oro, fu al centro anche di episodi controversi, come le decimazioni del 1916 e del 1917, appunto, e fu oggetto dell’encomio in versi anche del poeta Gabriele D’Annunzio, protagonista sul fronte di guerra. Nel progetto di ricerca è inclusa anche la storia del capitano Bernardo Barberio, con lo studio dello straordinario archivio, del diario e del giornale da campo illustrato nei mesi di prigionia.

    Il Presidente emerito Franco Marini ha sottolineato, nel corso del convegno, il grande valore dimostrato dalla Brigata Catanzaro riconosciuto anche da chi ha combattuto al suo fianco: “Fu una storia di orgoglio e di coraggio, ma anche un esempio di ingiustizia. C’è una radice profonda che dalla Prima guerra mondiale resiste ancora oggi ed è alla base delle tensioni in Medioriente. Proprio nel 1916, con un accordo segreto, Francia e Inghilterra si spartirono l’Iraq e la Siria, scatenando un odio da allora insanabile contro l’Occidente da parte del popolo arabo. È da lì che bisogna ragionare per non ripetere più quegli errori”. Alla giornata – introdotta da Salvatore Bullotta, della Vicepresidenza della Giunta, che ha curato il progetto per conto della Regione – hanno portato il proprio contributo anche Pantaleone Sergi, Presidente Icsaic, e Vittorio Cappelli, storico Università della Calabria, i quali hanno ribadito che il progetto “rilancerà il laboratorio di ricerche e studi sulla Prima guerra mondiale, cercando di far dialogare la storiografia regionale con quella nazionale, veicolando i lavori nelle scuole e nella comunità civile”. Mario Saccà, le cui ricerche sono state al centro dello studio, ha aggiunto che quella della Brigata Catanzaro è stata “una storia controversa di eroismo e di repressione dei nostri soldati. Di certo si può dire che abbiamo partecipato a pieno titolo alle fasi salienti della costituzione dell’Unità d’Italia facendo il nostro dovere e subendo punizioni ingiuste”. A porgere il proprio contributo anche Giuseppe Ferraro, storico dell’Università di San Marino, Giulia Sattolo, storica, e Giuseppe Caridi, presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria. Nell’ambito del progetto sono stati, inoltre, presentati un folder filatelico commemorativo e delle cartoline che saranno distribuite su tutto il territorio nazionale, grazie alla collaborazione di Poste Italiane e per la cui realizzazione sono stati coinvolti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

    D. I.

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