Don Mimmo Battaglia vescovo, ‘Porta con te il meglio della Calabria’ (video)

Un grande dono all’Arcidiocesi  di Catanzaro-Squillace a distanza di 60 anni

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    Un grande dono all’Arcidiocesi  di Catanzaro-Squillace a distanza di 60 anni dall’ultima ordinazione di un vescovo catanzarese. Era il 1957 quando mons. Giuseppe Pullano fu nominato vescovo di Patti, mentre nel 1960 un altro calabrese, Bruno Maria Pelaia di Serra San Bruno, fu accolto dalla diocesi di Tricarico. Oggi, 24 giugno 2016 Catanzaro scrive una nuova pagina di storia con uno dei suoi “preti di strada”, don Mimmo Battaglia, chiamato da Papa Francesco ad assumere il nuovo servizio nella diocesi di Cerreto- Sannita-Telese-Sant’Agata dè Goti in Campania. A darne notizia ufficiale l’arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone, accompagnato dall’arcivescovo emerito mons. Antonio Cantisani, in occasione di un’assemblea straordinaria in Cattedrale. Ad accogliere don Mimmo ci sono tanti pezzi di una comunità che, senza distinzioni tra ecclesiastici e laici, ha voluto salutare il parroco in un clima sospeso tra gioia e commozione. Ad esprimere la riconoscenza di tutta la diocesi al Santo Padre è lo stesso mons. Bertolone che, parlando ai fedeli, ha sottolineato l’importanza del nuovo ruolo che don Mimmo andrà a ricoprire quale “sentinella che regna e che veglia sul popolo”.

    “Tutti conosciamo – ha detto – le doti inappuntabili mostrate durante il suo ministero, è un uomo che sa farsi apprezzare per umanità e capacità di ascolto, se ho potuto affrontare tante difficoltà all’interno della diocesi lo devo a lui. Oggi la comunità gioisce e soffre un po’ con lui, ma sono convinto che il suo zelo continuerà ad animare il servizio a tutela dei più deboli”. Bertolone ha poi ricordato alcune date particolari: il 6 febbraio 1988, giorno dell’ordinazione di don Mimmo, e il 20 gennaio 1963, giorno in cui venne alla luce in un anno segnato da eventi storici. L’enciclica Pacem in Terris di Papa Giovanni XXIII accompagnò la conclusione della crisi di Cuba, a giugno divenne papa Paolo VI che avrebbe portato a compimento il Concilio Vaticano II, e poi gli omicidi di due personaggi carismatici come Martin Luther King e J.F. Kennedy. Bertolone – citando le parole di San Vincenzo Pallotti “Non il mondo ma Dio, non le ricchezze ma Dio, non la gloria del mondo ma Dio” – ha concluso il suo intervento sottolineando che “appaiono chiari i segni di una storia particolare di salvezza nella persona di don Mimmo. Il Signore ti chiama ad un impegno più grande e gravoso, porta in Campania il meglio della Calabria e sii gloria di questa diocesi che ti è stata madre”.

    E’ poi la volta di don Mimmo Battaglia che, tra le lacrime, ha esordito con la voce rotta dalla commozione: “Sono stati giorni di trepidazione e timore per questa inattesa chiamata. Ho accettato per lo stesso motivo per cui ho scelto di essere prete con il cuore carico di incertezze e senso di smarrimento e tristezza per lasciare la comunità che ho abitato e amato per tanti anni. Nonostante il senso di inadeguatezza, mi abbandono alla volontà del Signore e ripongo in lui la mia forza. So di avere con me la grande tradizione della chiesa e i gesti di Papa Francesco che mi ha affidato questo servizio pastorale”. Don Mimmo ha ricordato poi gli anni trascorsi al seminario di Squillace e al teologico,  i sacrifici del padre, la forza e la tenerezza della madre, ringraziando, infine, i vescovi Cantisani, che lo ha ordinato, Ciliberti e Bertolone e senza dimenticare i compagni di viaggio di Fondazione Betania e Centro Calabrese di Solidarietà concludendo così: “Porterò la memoria del cammino fatto insieme in questa chiesa”. L’ordinazione è prevista per giorno 3 settembre nelle cattedrali di Catanzaro o Squillace, mentre l’ingresso nella nuova diocesi è fissata per il 2 ottobre.

    Domenico Iozzo 

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