La citta di Sersale alla convention nazionale ‘Città che legge’

Venerdì prossimo a Napoli. Sindaco Torchia: puntiamo ormai da tempo sul libro e sulla diffusione della cultura quale strumento indispensabile per il successo di qualsivoglia progetto di sviluppo economico e sociale

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    «La nostra è una città che ha puntato ormai da tempo sul libro e sulla diffusione della cultura quale strumento indispensabile per il successo di qualsivoglia progetto di sviluppo economico e sociale. È una città che legge, che ospita periodicamente autori appartenenti a svariati generi per la presentazione di romanzi e saggi e che riesce a coinvolgere i giovani grazie al rapporto proficuo con le scuole del nostro territorio e alla presenza di una attrezzata biblioteca pubblica che ha visto la luce l’anno scorso su input dei ragazzi dell’associazione di promozione sociale “Mifè” e col plauso del presidente del Progetto Gutenberg Armando Vitale e della dirigente dell’Istituto d’istruzione superiore di Sersale Rosetta Falbo». È quanto afferma il sindaco della città di Sersale Salvatore Torchia che, insieme agli altri Comuni che hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” per il biennio 2018-2019, parteciperà venerdì 5 aprile a Napoli alla seconda convention nazionale “Città che legge”.

    Ancora Torchia: «Anche la Riserva Naturale Regionale Valli Cupe che ha come epicentro la città di Sersale ha fatto ampiamente la propria parte in tale senso, provvedendo, col supporto dell’editore Rubbettino, a mettere in circolazione due volumi sull’etnofauna e sull’etnobotanica, molto apprezzati per la capacità di coniugare il sapere scientifico con l’esigenza di un’ampia divulgazione. In un momento storico in cui l’analfabetismo di ritorno è un fenomeno diffuso che, se non arginato, acuisce il ritardo di sviluppo del Mezzogiorno italiano, sono del parere che pubblico e privato debbano interagire per rendere possibile ai nostri territori di essere autentici luoghi del confronto democratico e della conoscenza. Ringrazio, infine, gli organizzatori dell’evento anche perché consentono ai Comuni di partecipare ai bandi per l’attribuzione di contributi economici, premi ed incentivi che il Centro per il libro e la lettura di volta in volta predisporrà per premiare i progetti più meritevoli».

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