Riparte la funicolare, ecco le novità del servizio dopo lo stop(VIDEO) foto

Incontro del sindaco e dei vertici Amc con i cittadini. Dagli amministratori, l'urgenza di voler placare le polemiche sui mesi di interruzione legata ai lavori e le novità tecniche del servizio che prevede anche navette di collegamento 

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    Di Laura Cimino

    ‘Non si fermerà più, niente possibili interruzioni durante la corsa, grazie ai nuovi lavori. Una funicolare assolutamente innovativa e sicura e collegata alla parte Nord della città con bus navetta’. Appaiono queste annunciate dal sindaco Sergio Abramo le novità principali, oltre al via, dopo il lungo stop, della funicolare di Catanzaro, oggi, nel giorno dell’inaugurazione gratis per tutti, nei prossimi giorni protagonista di iniziative pubbliche per ricordarne la storia e promuoverne il servizio. In un incontro con la cittadinanza e la stampa a piazza Roma, presenti oltre al sindaco e i vertici e i tecnici di Amc nelle prime file diversi esponenti della giunta e anche rappresentanti istituzionali di Unindustria, Confcommercio, Regione. A fare le veci del vescovo don Pino Silvestre che ha benedetto il nuovo via del mezzo.

    L’urgenza, da parte degli amministratori, appare duplice: sgomberare il campo dalle polemiche che a lungo hanno accompagnato lo stop del servizio pubblico, tra una gara andata deserta, i tempi per rifarla e i lavori di prassi che ogni vent’anni vanno eseguiti.

    ‘Lavori eseguiti con fondi della Regione Calabria – ha ricordato Abramo, per una spesa complessiva di un milione e mezzo e ritengo che sessanta giorni di ritardo sono tempi assolutamente normali vista la complessità della tecnologia e i lavori tecnici non facili. Da parte nostra, l’impegno è stato di muoversi con Amc su bandi e appalti ancor prima di avere i fondi.

    Il servizio per la cittadinanza – aggiunge il sindaco – prevede un prezzo molto basso di 1 euro e 50 per tutta la giornata comprensivo di navetta per raggiungere le ulteriori destinazioni, in un nuovo piano della mobilità che comprenderà corse dirette da piazza Roma per zona Nord, in un impianto completamente rifatto’.

    La parola passa poi a Marco Correggia, che ha ribadito come le spese dei lavori non graveranno su Amc, ha parlato di un personale impiegato di dodici unità, ha ricordato le tappe dei lavori, consegnati nel febbraio 2019 dopo essere partiti subito col bando, la gara deserta, un mese perso, poi rifatta, e i tempi che occorrono  per i controlli. L’obiettivo, ha detto il dirigente, aumentare gli incassi e ridurre i costi.

    ‘Il 19 settembre si partirà con l’orario invernale – ha aggiunto – e partiranno anche le navette di collegamento, l’unico problema – precisa però – sarà la frequenza in quanto possono essere utilizzate solo le navette e non i mezzi grandi’.

    L’amministratore unico di Amc Giorgio Margiotta ha ricordato che la funicolare di Catanzaro per livello di sicurezza è la terza in tutta Italia, che il servizio mira a dare una risposta esaustiva anche agli universitari di Sociologia e Accademia di Belle Arti nel centro storico, per soffermarsi poi anche sul valore  culturale e turistico dell’opera, l’unica nel Sud Italia dopo Napoli.

    Sulla questione delle querelle che ha a lungo accompagnato in città lo stop del servizio anche l’ingegnere di Fdc Mario Vigna: ‘I lavori ventennali servono non solo per il restyling ma soprattutto per dare nuova linfa vitale al mezzo.

    C’è voluto troppo? Non credo due mesi di ritardo vista la complessità, siano troppi, si era pensato in passato anche di eseguirli in due tranche, estate 2017 e estate 2018, ma poi l’aspetto ‘economico’ non lo ha permesso, quello che conta è che abbiamo oggi un mezzo estremamente sicuro con una tecnologia che ci proietta avanti nel futuro di 20 anni con un gruppo batterie del tutto rinnovato tra l’altro che garantisce continuità’.

    E sui tempi tecnici poi il direttore dei controlli Ustif ha aggiunto: ‘Siamo stati pignoli, ma i mesi che occorrevano erano più o meno quelli se si considerano i tempi dell’affidamento della gara pubblica’.

    Insomma, tra attese e polemiche, quel che conta è che si riparte. Ora serve fare innamorare di nuovo i cittadini della funicolare. In un cultura di mobilità pubblica integrata che, se funzionerà, potrà rappresentare l’unico antidoto alla storica ‘piaga’ del traffico in città.

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