Falso cieco, quali le responsabilità della commissione medica?

Bisognerà capire se sono stati rispettati i parametri medico legali previsti per la certificazione della patologia


Di Giulia Zampina

Era ottobre dello scorso anno quando il 48enne finto cieco, a cui è stato notificato un provvedimento di sequestro preventivo delle somme percepite a titolo di pensione non sicura, era stato fermato dai carabinieri della stazione di Catanzaro Lido, ai comandi del maresciallo Saverio Tolomeo.

In verità i militari della stazione, compagnia di Catanzaro comandata dal capitano Antonino Piccione, già da tempo si erano accorti che nei comportamenti di quell’uomo, dichiarato cieco da un’apposita commissione medica, c’era qualcosa di anomalo, quanto meno incompatibile con lo stato di salute certificato. Ed è proprio sulla responsabilità della commissione medica che ora bisognerà necessariamente fare luce.

I certificati rilasciati all’uomo parlano di “cieco totale”, il punto da chiarire è quanto il grado di cecità rientri nelle tabelle medico legali, consultabili sul sito delle medicine legali, e se la commissione si sia effettivamente attenuta a quelle regole poiché restano in capo al soggetto comportamenti assolutamente incompatibili con la condizione di cieco quando anche la patologia rientrasse in alcuni parametri.