Forniture sanitarie e reclutamento personale sanitario al Pugliese e al Mater Domini: 23 indagati (NOMI)

Il 9 marzo le perquisizioni negli Uffici amministrativi e all’interno di alcune Unità operative delle Aziende, oltre che dell'Università e dell'Asp di Cosenza

Sono 23 le persone indagate dalla procura di Catanzaro, in seguito agli accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza su forniture di beni e servizi nel settore sanitario, che il 9 marzo scorso hanno portato a decine di perquisizioni presso gli Uffici amministrativi e all’interno di alcune Unità operative dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, dell’azienda Ospedaliera Universitaria “Mater Domini” e dell’Università “Magna Graecia” e presso l’ASP di Cosenza.

Il sostituto  procuratore Anna Chiara Reale, che sta conducendo l’inchiesta coordinata dal procuratore Nicola Gratteri e dal procuratore aggiunto Giancarlo Novelli, ha disposto accertamenti tecnici irripetibili e nominato quattro consulenti tecnici specialisti in informatica.

I destinatari dell’avviso di garanzia sono:
Roberta Facca, di Milano;
Rita Carlotta Santoro, di Cosenza;
Vittoria Celi, di Catanzaro;
Umberto Tancrè, di Catanzaro;
Ida Ricci, di Cosenza;
Cristina Rebaudengo, di Asti;
Daniela Giuseppina Maria Grazia Madesani, di Milano;
Pasquale Ganata, di Cosenza;
Pasquale Dove, della provincia di Caserta;
Paolo Capobianco, di Napoli;
Nicola Antonio Arena, di Serra San Bruno;
Giuseppe Lucio Cascini, di Napoli;
Anna Curcio, di Catanzaro;
Pietro Gangemi, di Roccella Ionica;
Michelina Graziano, nata in Germania;
Domenico Laganà, nato a Reggio Calabria;
Giuseppe Marrara, di Milano;
Vincenzo Militano, di Polistena;
Ciro Oliverio, di Catanzaro;
Paolo Puntieri, di Soverato;
Umberto Sabatini, di Roma;
Paolino Simio, di Catanzaro;
Luigi Matarese, di Catanzaro. 

Alcuni degli indagati sono medici e docenti del Policlinico “Mater Domini”, dei reparti di Neuroradiologia, Medicina Nucleare, Radiologia e Patologia Clinica,  altri medici e dipendenti dell’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, una dirigente dell’Asp di Cosenza, rappresentanti di aziende farmaceutiche e di apparecchiature diagnostiche.

E’ il caso di precisare che quelle contestate sono soltanto ipotesi di accusa, e che l’informazione di garanzia è un atto che consente agli indagati la possibilità di esercitare il diritto di difesa, anche attraverso la nomina di consulenti tecnici.

L’indagine riguarda, al momento, alcune procedure amministrative indette dalle aziende ospedaliere e dall’ateneo catanzarese per l’approvvigionamento di attrezzature sanitarie (fra cui sistemi di medicina nucleare e macchinari di diagnostica per immagini), per i servizi di laboratorio analisi e per il reclutamento di personale sanitario presso i due ospedali.

Tra i reati contestati a vario titolo quelli di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, Turbata libertà degli incanti e Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Del collegio difensivo fanno parte, per il foro di Catanzaro, gli avvocati Francesco Iacopino, Pantaleone Pallone, Gian Paolo Stanizzi, Giuseppe Pitaro, Concetta Stanizzi, Gregorio Viscomi, Fernando Scicchitano, Costanzo Maurizio Corrado ed Emilio De Caro.