Tassone: “1 maggio vissuto da due italie: chi governa e chi vive problemi reali”

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Il primo maggio è vissuto da due Italie: quella rappresentata da chi governa e quella reale con i problemi vecchi e nuovi, che non ha più’ rappresentanza.

I sindacati andranno sulle piazze ad adempiere a un rito senza la forza di indicare percorsi correttivi seri per colmare vuoti e squilibri .
I sindacati hanno perso smalto,autenticità.
Sono funzionali ad un sistema che tutela la loro presenza organizzativa, ma ne svuota il ruolo.

Dove sono le grandi manifestazioni,le battaglie sindacali che pur nelle contrapposizioni coinvolgevano il mondo del lavoro,entravano nel merito delle dinamiche economiche?

E’ incomprensibile il sostanziale silenzio sul disegno eversivo del premierato, un uomo forte al comando in cui il Parlamento perde centralità.

Chi tutelera’ i lavoratori,chi controllerà l’operato delle articolazioni statali.?
Difronte il pericolo di abbattere la Costituzione ci saremmo attesi una grande mobilitazione.

Non si capisce perché difronte a un DEF piatto non vi è stata alcuna reazione.
Il farfugliare del Ministro dell’Economia e’ inaccettabile.
E’possibile che le analisi dell’andamento economico sia affidato all’Istat, che sponsorizza successi governativi con una visione parziale?

Gli squilibri territoriali,il precariato in aumento,l’occupazione delle donne che arretra,un Mezzogiorno in sofferenza vera di prospettive e una povertà diffusa da terzo mondo non sono contemplati,,,,
Solo si fa riferimento a centinaia di miglia di posti di lavoro acquisiti, non si sa come e dove.

Non ci sono i Partiti,l’opposizione è afona,il mondo della cultura e gli organi di informazione discettano senza eccessi.
Vi sono le Autorità Indipendenti che nessuno controlla.
Certo l’Indipendenza va garantita, ma anche dalla legge?
E’bene che il mercato sia regolato se c’è un assoluto rispetto di ruoli senza sconfinamenti tra chi regola e chi è regolato.
E infine,la sicurezza del lavoro. Tante tragedie che commuovono al momento e poi il nulla.

Siamo alla vigilia delle elezioni europee e si da’molto risalto al generale Vannacci e al presidente del Consiglio che si presenta alle elezioni europee con il solo nome…
Un Paese dicevo diviso fra amenità,disegni eversivi il primo e un altro che soffre.

Se passa il progetto del premierato la nostra Repubblica non sarà parlamentare ma altro….
A questo punto il presidente Mattarella ,persona di grande equilibrio e onestà, ritengo che dirà una “parola” difronte l’attentato della Costituzione e l’ Unità Paese, messa in discussione dal provvedimento sul regionalismo differenziato!
Mario Tassone

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