Seminario Pio X, la cimasa del cancello d’ingresso lasciata sul prato

La segnalazione di uno storico delle Arti decorative e industriali

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Egregio Amministratore del Seminario Pio X di Catanzaro, non conosco i titoli culturali che hanno fatto prendere la decisione, -di staccare invece che di rinforzare o ripristinare il supporto-, a qualcuno preposto; è spontaneo dire con quale autorità è lasciata sul prato la cimasa del cancello d’ ingresso del Seminario Pio X. La manifattura in ferro battuto è del Novecento e per chi non lo sapesse rappresenta parte dell’arredo urbano cittadino.

Questa incuria si aggiunge al disinteresse delle maestranze durante il restauro del Complesso San Giovanni, infatti alcune inferriate ottocentesche sono scomparse, anzi tagliate di netto dal granito; lo stipite della finestra è abbellito dai fori a vista che definiscono un altro modo di arte moderna proposta come decoro per la città. E’ necessario mettere in sicurezza tale opera e adoperarsi per un pronto rispristino della stessa magari rinforzando i pilastri dell’ingresso, provvedere al restauro, ove fossero danneggiati, di tutti in manufatti in ferro presenti nella struttura del Seminario Pio X, prima che questo patrimonio storico artistico e culturale cittadino si disperda nei meandri dei depositi degli oggetti smarriti.

Si ricorda appena la necessità di catalogare, come si conviene per manufatti a funzione decorativa, tutte le manifatture in ferro battuto presenti negli edifici civili e religiosi per evitare la dispersione e il collezionismo da parte di mercanti d’arte fabbrile pronti alle vendite on line. Questo risulta il solo modo idoneo per difendere il patrimonio artistico dalla scarsa responsabilità degli operatori improvvisati, considerando la quantità elevata delle manifatture presenti in città tra Ottocento e Novecento che rappresentano la memoria storia dell’arte fabbrile catanzarese, napoletana, messinese come risulta dai punzoni impressi sul metallo.

Dott. Ortensio Mendicino

Storico delle Arti decorative e industriali

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