‘Tirocinanti abbandonati dalla Regione’

La nota stampa di Noi con Salvini

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    Ritorniamo sull’argomento tirocini Regionali, sottolinea Saverio Paone di Noi con Salvini Catanzaro, per indignarci dinanzi al reiterato disinteresse che il governo locale sta riservando ai circa 6.000 tirocinanti che, impegnati da mesi in vari progetti, non hanno ancora ricevuto un quattrino. Selezionati tra circa 30 mila calabresi già in mobilità, e spazzati via dalle politiche “radical-chic al caviale e champagne” declinate della sinistra, oggi vedono la loro dignità spazzata via dalla disperazione urlata da chi non prova più vergogna ad ammettere di non sapere come andare avanti. Annientare la dignità – si legge nel comunicato – significa annichilire ed oggi assistiamo alla eutanasia, per mano dell’attuale governo regionale, di una intera classe di madri e padri di famiglia calabresi ai quali è stata scippata l’unica leva capace di dare un respiro: la speranza. Un gioco al massacro -quello dell’avvio dei tirocini senza parallelamente preparare gli automatismi di pagamento- che sempre più delinea i contorni di un’operazione che si rivelerà solo una illusione. Abbiamo chiesto nei giorni scorsi di essere ricevuti per comprendere le ragioni dei disservizi e per mediare rispetto ad una platea di incazzati che pericolosamente cova rabbia. Ma il trattamento di indifferenza riservato ai tirocinanti è stato “democraticamente” esteso a Noi con Salvini sia da parte dell’Assessore Roccisano che da parte del Governatore Oliverio che, fantasticamente, solo qualche giorno addietro spingeva le ragioni dello sfruttamento sostenendo che avrebbe volentieri dimezzato le spettanze mensili promesse per assicurare il raddoppio dei periodi di tirocinio a parità di spesa… Ne abbiamo di motivi per mandarli via? Alla sinistra interessa lo ius soli e l’accoglienza indiscriminata che impegna circa quattro miliardi all’anno. Il lavoro per i cittadini può attendere… Ne abbiamo motivi per non farli tornare più? Tempo scaduto signori che per decenni avete riempito le vostre bocche parlando di tutela del lavoro e dei lavoratori. Orsù, è tempo di preparare le valige. Fuori dal governo centrale e immediatamente via da quello regionale”, conclude Paone.

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