Palestre chiuse? C’è chi dice no. ‘L’ultimo Dpcm non vieta l’attività all’aperto, continueremo così’

Sono diverse le attività in città che stanno pensando a modi nuovi per continuare a lavorare nei limiti del consentito in questo periodo di stop

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    Resilienza. È questa la parola del giorno per istruttori, titolari di palestre e personal trainer di Catanzaro i quali, in nessun modo, vogliono arrendersi a quella che da qui ad un mese potrebbe trasformarsi in una “morte annunciata” dell’intero comparto catanzarese del fitness. E allora nessuna protesta (per ora!) nessuna polemica ulteriore, solo la necessità di andare avanti col proprio lavoro approfittando dell’unica cosa che l’ultimo Dpcm non vieta: l’attività all’aperto.

    Per fortuna viviamo in Calabria, qui il clima è ancora clemente e poi «allenarsi all’esterno stimola le difese immunitarie e favorisce l’assorbimento della vitamina D» spiega Walter Varano, titolare della palestra Newbody Fashion; «Nel Decreto nessuna proibizione per lo sport praticato outdoor, che ovviamente ci impegneremo ad organizzare nel massimo rispetto delle norme sul distanziamento sociale» ha detto Varano.

    Dello stesso avviso anche Anna Pudia di Box 713, unica palestra del capoluogo a non aver chiuso perché ha a disposizione ben 250mq di spazio esterno da poter sfruttare. «Io mi ritengo fortunata – afferma Anna – dal momento che già lo scorso 18 maggio sono stata una delle poche a poter aprire subito in sicurezza e a far praticare il workout outdoor, ma ho avuto perdite consistenti naturalmente, senza contare i soldi spesi per mettere i locali a norma. Io come tutti gli altri e, queste ultime misure restrittive incentrate solo su di noi, sui ristoratori, cinema e teatri non stanno facendo altro che dare il colpo di grazia a dei settori già in ginocchio… ma poi dove sta scritto che l’aumento dei contagi è dovuto per la maggior parte alle palestre?! Perché non hanno puntato il dito contro i trasporti, le metropolitane stracolme di gente, che lì no non avviene il contagio vero? Questo altro non è che l’ennesimo provvedimento inutile che non porterà a nulla di fatto: sono fermamente convinta che a fine novembre la curva epidemiologica sarà la medesima di ora, se non aumentata del tutto» è il commento della giovane istruttrice. «Quello che ci stanno facendo è un vero e proprio abusivismo di stampo dittatoriale, un sopruso al quale dobbiamo opporci pacificamente, certo, ma dobbiamo far sentire la nostra voce perché è chiaro che un secondo lockdown non lo reggiamo. E a Catanzaro sono tante le palestre che hanno chiuso definitivamente i battenti dopo anni d’attività» conclude.

    Anche i personal trainer non hanno nessuna intenzione di lasciarsi “affondare” ed in questo particolare frangente si sono reinventati fornendo la propria esperienza con programmi ad hoc, video lezioni e con sedute a domicilio o, pure loro all’aperto, come ci testimonia Giuseppe Talotta: «Tutto ciò non ha senso, può succedere che qualcuno si ammali in una palestra esattamente come in qualsiasi altro posto; ormai la situazione è quella che è. Noi dal canto nostro abbiamo fatto tutto quanto ci è sempre stato indicato dalle direttive antiCovid e dunque non è colpa nostra se i contagi sono in aumento».

     

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