“Chiuso per Morzello”. Catanzaro nel numero di Novembre di “Itinerari e Luoghi”

Un bel reportage sulla prestigiosa rivista mensile di turismo consapevole e sostenibile, a cura di Paolo Simoncelli e con la collaborazione di Angelo Cavallaro, fondatore de I Viaggi di Zefiro

“Alle 11 in punto alla Trattoria Talarico, Giusy rimescola nel pentolone la seconda “mandata” di morzello. Ci vuole una discreta muscolatura brachiale per far girare sette chili di frattaglie di vitello, milza, cuore e polmone in un mare di sugo di pomodoro, peperoncino, alloro, origano secco, olio e sale”.

Inizia così il bel reportage su Catanzaro, apparso nel numero di Novembre di Itinerari e Luoghi, prestigiosa rivista mensile di turismo consapevole e sostenibile, a cura di Paolo Simoncelli e con la collaborazione di Angelo Cavallaro, fondatore de I Viaggi di Zefiro, tour operator specializzato in viaggi culturali ed esperienziali.

Palazzo Ferrari De Riso

Ne viene fuori un percorso nell’anima della città così come tracciato dal racconto dei suoi personaggi più identitari. Un viaggio narrato che incuriosisce il lettore e lo conduce con leggerezza ed empatia fra antichi mestieri, le tradizioni, i tesori dell’arte contemporanea, i profumi inebrianti dei giardini, i sapori forti delle ‘putiche’, le mani creative di artigiani ispirati, le note di un museo del rock, il fascino decadente di atelier d’altri tempi e l’inquietudine di una città che vuole ripensare il proprio futuro e la sua collocazione turistica, con lo sguardo sempre rivolto al proprio passato quando ‘passeggiava gente raffinata, di buone maniere.

Teatro Masciari

“Il vento sferzava le strade. Spazzava via maldicenze. E annunciava novità. Appena uscita dal piano urbanistico Manfredi che nel 1872 ne aveva cambiato il volto, Catanzaro si affacciava al futuro. Stringeva l’occhio alle moderne architetture europee. Era attenta al buongusto, all’arte, alla cultura. L’Italia era appena nata e già nel 1863 fu istituita in città una commissione cultura. Catanzaro era all’avanguardia, protesa al verde, agli spazi pubblici, alla nuova urbanistica”.

Villa Margherita