Dal 9 gennaio operativo l’accordo tra Regione Calabria e “Bambino Gesù”

I contenuti illustrati in una conferenza stampa congiunta di Roberto Occhiuto e della presidente dell’ospedale pediatrico romano Mariella Enoch

“È deceduta purtroppo nella tarda serata di ieri all’ospedale pediatrico Bambino Gesù la bimba di 2 anni positiva Covid giunta nel pomeriggio con volo militare dall’ospedale di Catanzaro. La paziente era arrivata già intubata e in condizioni disperate, con insufficienza respiratoria e compromissione delle funzioni vitali. Nonostante tutti i tentativi dei sanitari, la bambina è deceduta poche ore dopo l’arrivo in Ospedale. Ai familiari della bambina va il più profondo sentimento di cordoglio e vicinanza».

Generico dicembre 2022

 

Era questa la tristissima nota che l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e la Ragione Lazio diramavano il 30 gennaio 2022 riferendo dell’epilogo infausto occorso alla piccola Ginevra e alla sua famiglia di Mesoraca, l’ultimo anello di una catena di eventi luttuosi che hanno punteggiato le cronache sanitarie calabresi.

 

A quell’episodio ha fatto da subito riferimento il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto nel presentare il protocollo d’intesa, operativo dal 9 gennaio prossimo, che lega la pediatria regionale all’ospedale pediatrico romano di proprietà vaticana e senza fini di lucro: “Dopo la tragedia di Mesoraca qualche mese fa incontrai la presidente del Bambino Gesù Enoch e le riferii della mia volontà di investire sul sistema della pediatria in Calabria e fui colpito dalla sua sensibilità mostrandomi subito grande disponibilità. L’accordo non risolve il problema del potenziamento e dell’organizzazione della pediatria in regione, ma è molto importante per noi perché offre la possibilità ai pediatri calabresi, fra i quali ci sono indubbiamente varie eccellenze, di poter acquisire competenze specialistiche in accordo con la prima struttura d’eccellenza della pediatria in Calabria rappresentata appunto dal Bambino Gesù, assicurando sia l’assistenza territoriale sia un’informazione compiuta. Ci sono tante famiglie che si recano all’ospedale pediatrico romano e poi ritornano più volte per visite ambulatoriali per arrivare a un totale di ben diecimila all’anno. Diamo la possibilità a molte di queste famiglie di essere seguite in Calabria in stretta connessione con il Bambino Gesù che non risolve tutto ma ci stimola a proseguire su questa strada per potenziare il sistema sanitari anche nella pediatria valorizzando le eccellenze che ci sono e mettendolo in connessine con le strutture all’avanguardia come il Bambino Gesù”. Un investimento quindi per ridurre la mobilità passiva in un settore di alto impatto e un aiuto concreto alle famiglie calabresi.

 

La presidente dell’OpBG Mariella Enoch ha tenuto a precisare il carattere temporale e transeunte dell’accordo, che dal punto di vista formale passa tra l’ospedale romano e il Policlinico Mater Domini integrato con l’Università Magna Graecia : “Abbiamo accolto molto volentieri questa ipotesi di lavorare con la Regione Calabria. Non veniamo a insegnare ma a portare una modalità di lavorare molto legata al territorio. Cercheremo di lavorare con tutte le province in modo che tutti possano capire che possono restare nella loro regione, con l’aiuto dei nostri specialisti. Verranno qui i primari e i medici che almeno da 5 anni lavorano con il Bambino Gesù, quindi il meglio che abbiamo, proprio per ridare fiducia alle famiglie verso la sanità calabrese. Non siamo qui per restare ma per aiutare i pediatri ospedalieri e del territorio calabresi a riprendere anche loro vigore. Quando sarete pronti, i bambini verranno a Roma in pochi e verranno solo per le cure effettivamente necessarie. Dal 9 gennaio – ha sostenuto la Enoc – si comincerà con la cardiologia. È comunque un progetto in divenire: ci sarà una possibilità di collegamento tra pediatria di famiglia e quello ospedaliera, dovrà quindi essere un lavoro di integrazione e cooperazione. Il nostro obiettivo è che le famiglie non devono fare viaggi della speranza spendendo molto denaro per venire a Roma”.

 

Alla conferenza stampa hanno partecipato inoltre il direttore sanitario Massimiliano Raponi e il direttore di Emergenza Accettazione e Pediatria generale Alberto Vilani dell’ospedale romano, la dg del Dipartimento regionale Tutela della Salute Iole Fantozzi e il consulente del presidente Occhiuto Agostino Miozzo. I particolari del protocollo sono stati da noi anticipati qui: https://www.catanzaroinforma.it/cronaca/2022/12/15/attivo-il-protocollo-operativo-tra-il-policlinico-mater-domini-e-il-bambino-gesu/270891/