Vincenzo Ciconte: “Salviamo la sanità pubblica partendo dalla Calabria”

Rete ospedaliera regionale, il presidente dell’Ordine dei medici invoca maggiore collaborazione nella stesura del Piano

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Anche il convegno tenuto in Cittadella regionale dall’Anmi sull’Intelligenza artificiale è stato occasione per ritornare sulla rete ospedaliera regionale così come licenziata dal Dca 69/24 a firma Occhiuto e già oggetto di considerazioni da parte dello stesso presidente di giunta e commissario alla sanità. All’incontro dell’Associazione nazionale mogli dei medici italiani ha porto il suo saluto istituzionale Vincenzo Antonio Ciconte.

“Non posso esimermi in questa sede e nel mio ruolo di presidente dell’Ordine dei medici di Catanzaro e componente de Comitato centrale dell’Ordine nazionale – ha detto il dottor Ciconte, cardiologo interventista della “Dulbecco” e con un recente passato di impegno politico a livello regionale – dal richiedere maggiore attenzione nel momento in cui si decide della rete ospedaliera della Calabria. Sono contento che lo stesso presidente Occhiuto abbia rilevato che nel documento licenziato c’è qualcosa che non va e che qualcosa nella distribuzione e attribuzione delle Unità operative complesse vada modificato. Stiamoci attenti perché è un momento delicato per la Calabria. So – ha detto Ciconte rivolto a Filippo Pietropaolo, l’esponente della giunta regionale presente in Sala Verde – che state facendo un gran lavoro che deve essere sfruttato al meglio. Lo dico con grande affetto, non si può cambiare senza la collaborazione con i medici della sanità e di tutti i sanitari. Realizzate un’organizzazione tale che veda tutti protagonisti.

A volte basta una piccola collaborazione, una modalità di affrontare insieme i problemi, per capire che ci sono delle storture e comunque delle cose che necessitano di modifica. Sono convinto che ogni istituzione politica quando ha il ruolo e la responsabilità di agire debba farlo secondo le sue volontà, ma sarebbe opportuno ci fosse più vicinanza e più collaborazione, perché credo che tutti insieme possiamo salvare la sanità pubblica”.

Dopo avere elogiato il recente esperimento svolto in collaborazione con il liceo scientifico Siciliani di Catanzaro sulla curvatura biomedica degli studenti portato anche all’attenzione dei ministeri di Salute e Istruzione come modello da esportare, il presidente dei medici ha concluso: “Partiamo dalla Calabria per migliorare in meglio la sanità, in collaborazione con tutti gli attori, politici professionali e utenti, e ce la faremo”.

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