Duplice omicidio Bruno-Raimondi, fissata udienza preliminare a carico del 43enne accusato del delitto

Si tratta di Francesco Gualtieri già condannato per associazione mafiosa. In aula il 21 maggio

E’ stata fissata per il prossimo 21 maggio l’udienza preliminare del procedimento penale per l’omicidio dei coniugi Giuseppe Bruno e Caterina Raimondi, marito e moglie di 39 e 29 anni freddati a colpi di kalashinov la sera del 18 febbraio 2013 a Squillace in provincia di Catanzaro. Il procedimento è a carico del 43enne Francesco “Ciccio” Gualtieri, difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Antonio Lomonaco, già stato condannato in via definitiva per associazione mafiosa che sta scontando una pena a 12 anni di reclusione.

Nei suoi confronti nei mesi scorsi era stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare. Il decreto di fissazione dell’udienza è stato firmato dal ufficio Gip Cup del Tribunale di Catanzaro. In capo a Gualtieri una richiesta di rinvio a giudizio della pm Debora Rizza per aver materialmente compiuto il delitto al “fine di agevolare l’attività del sodalizio mafioso di appartenenza, Cosca Catarisano operante in Borgia e Roccelletta di Borgia e zone limitrofe, territorio contraddistinto da una sanguinosa faida interna per la supremazia ed il controllo delle attività illecite, nonché commesso da persona appartenente a sodalizio di ndrangheta”.

Gualtieri è indagato anche per essersi procurato  “l’arma da guerra fucile d’assalto a funzionamento semiautomatico/automatico, di allestimento cecoslovacco, modello “VZ 58 – V”, AK47 kalashnikov calibro 7,62×39, con contrassegno matricolare obliterato, di nota provenienza illecita”, utilizzato per il delitto.