Malattie renali, preoccupanti dati dello screening: patologie in aumento

La nota dell'Aned dopo le indagini di Soverato e Serra San Bruno

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    I dati dello screening effettuato presso centro dialisi di Serra San Bruno – diretto dal dr Domenico Galati coadiuvato dal dr Rocco Truglia – nella ricorrenza della Giornata Mondiale del Rene 2024 rilevano una spaventosa crescita della malattia renale. Lo scrive Aned, associazione trapiantati ed emodializzati

    Infatti, su 185 (centottantacinque) cittadini screenati, di età media 54,6 anni, sono stati rilevati:

    • 8 insufficienze renali (4,3%),
    • 25 calcolosi renali (13,5%),
    • 39 cisti renali, di cui 8 “sospette” e da studiare (21 %),
    • 13 malformazioni renali di vario tipo (7%).

    Su questi pesanti percentuali, dopo quelli significativi di Soverato, il generale Antonio Battistini – commissario di ambedue le aziende promotrici degli screening, cui va il nostro ringraziamento per il contributo e la disponibilità data– ha garantito che lo screening 2025 verrà effettuato e potenziato in tutti i centri di sua competenza. Disponibilità che il commissario Battistini garantisce anche nell’approvazione, da subito, del progetto di mobilità in dialisi, alias dialisi vacanza.

    Percentualmente elevati, i dati sono indici rivelatori che solo la prevenzione può bloccare l’aumento esponenziale della malattia renale. Aumento esponenziale che si può ridurre del 50% (fonte Istituto Mario Negri) solo con una rivoluzione culturale che deve partire da tutte Istituzioni preposte alla salvaguardia della salute umana.

    A tale scopo, Aned ha presentato richiesta d’incontro alla vicepresidente della Giunta Regione Calabria, dr.ssa Giuseppina Princi, in qualità di delegata anche alla Pubblica Istruzione, per proporre progetto di prevenzione già sperimentato in altre regioni italiane tendente alla:

    • Organizzazione di campagne di informazione e di controllo della popolazione su prevenzione delle malattie renali
    • organizzazione di eventi sportivi tra dializzati e trapiantati quale strumento di reinserimento sociale
    • promozione dell’universalità dell’accesso e della qualità delle cure
    • promozione di campagne di sensibilizzazione alla donazione degli organi tramite il coinvolgimento delle scuole, delle istituzioni, degli operatori sanitari e della popolazione generale
    • monitoraggio della qualità della vita dei pazienti con Malattia Renale Cronica.

    Confidiamoin un positivo riscontro e sostegno da parte della vicepresidente Giuseppina Princi della Giunta Regione Calabria per il monitoraggio e controllo della malattia renale cronica che colpisce, potenzialmente, il 10% della nostra popolazione.

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