Espropri area porto: il Comune liquida gli interessi a seguito di sentenza Tar

Accolta parzialmente la richiesta della parte ricorrente

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Con sollecitazione al Settore Servizi finanziari di dare “massima priorità” al pagamento delle somme dovute (complessivi € 32.653,60) il dirigente dal settore Grandi opere Giovanni Laganà ha sottoscritto la determina n. 1341 del 7 maggio scorso di prelevamento dal fondo di riserva per ottemperare al decreto ingiuntivo n.551/2022 del tribunale di Catanzaro così come richiamato dalla sentenza del Tar n. 560/2024.

Tutto si inscrive nell’ambito della procedura espropriativa delle aree occorse alla “valorizzazione turistico commerciale del porto di Catanzaro”. L’ingiunzione del tribunale, risalente all’8 giugno 2022, accoglieva la richiesta della parte ricorrente della somma di € 227.620,10 e degli interessi legali, condannando inoltre l’Ente alle spese di ingiunzione, liquidate in complessivi € 2.541,50.

La legittimità del debito fuori bilancio, per gli esiti giudiziari di un esproprio risalente al 2015, era stata successivamente riconosciuta con delibera di Consiglio comunale n. 145 dell’8 novembre 2023, con l’importo relativo liquidato con determina dirigenziale del 21 novembre successivo e relativi mandati di pagamento. Più tardi, l’8 aprile 2024, il Settore Avvocatura ha rimesso al Settore Grandi Opere la sentenza del Tar n. 560 del 27 marzo 2024 (Seconda sezione, Ivo Correale presidente, Francesco Tallaro consigliere estensore, Giampaolo De Piazzi referendario) che, accogliendo in parte il ricorso proposto dalla controparte, ha dichiarato l’obbligo dell’Ente di provvedere entro 60 giorni all’esecuzione integrale del decreto ingiuntivo mediante la corresponsione degli interessi dovuti, e nominando in caso di inadempienza quale commissario ad acta il segretario generale della Provincia di Catanzaro.

La parzialità dell’accoglimento del ricorso è da mettere in relazione al riconoscimento della buona fede dimostrata dal Comune nel corrispondere la parte capitale, come perorato dai legali dell’Ente, attribuendo la mancata liquidazione della parte accessoria a motivi di forza maggiore, con ciò rigettando la domanda di penalità di mora e accogliendo la domanda di ottemperanza limitatamente al soddisfo degli interessi calcolati al saggio previsto dal tribunale civile in sede di competente sentenza.

In seguito alla precisazione della parte ricorrente del credito maturato, con delibera di giunta n.252 del 3 maggio scorso l’Amministrazione ha deliberato di prelevare dal fondo di riserva di competenza iscritto nel bilancio di previsione 2024/2026, anno 2024, l’importo complessivo di € 32.982,82 a valere sulla “quota vincolata”, integrando contestualmente lo stanziamento di competenza e di cassa del PEG 2024 del Capitolo di Spesa “Oneri straordinari derivanti da contenzioso” per rispettivi € 32.982,82.

Dopo pochi giorni la determina dirigenziale del Settore Grandi opere, sulla quale si è espresso favorevolmente con proprio visto il dirigente del Settore finanziario Paolo Macrina.

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