Anima randagia e Animalisti attivi: su vicenda Cane Pati si è parlato senza conoscere i fatti ancora in accertamento

"Evitare azioni diffamatorie e accusatorie nei confronti di un intero quartiere"

Riceviamo e pubblichiamo

Si è preferito aspettare un paio di giorni, dalla vicenda della morte del cane “Pati” in località Signorello, prima di esprimere le dovute considerazioni su quanto sta accadendo in città.
Da oltre 15 anni le associazioni “Animalisti Attivi” e “Anima Randagia”, fondate e presiedute dalla Dssa Livia Pullano e dalla Signora Francesca Console, operano sul territorio occupandosi di maltrattamenti e randagismo.

In qualità di enti del terzo settore che si occupano di tutela e protezione animale, in data 08 maggio, si procedeva ad un intervento sul luogo congiuntamente al servizio veterinario Area C e Polizia di Stato, per verificare la notizia di “sevizie” divulgata da un giornale online il giorno antecedente.

Ricordiamo che sarebbe opportuno e giusto rilasciare determinati tipi di dichiarazioni solo ed esclusivamente se il “fatto” viene regolarmente accertato con propria presenza piuttosto che per “sentito dire”.

Al momento ci sono importanti indagini in corso, tra cui principalmente si attende l’esito dell esame autoptico che sicuramente chiarirà ogni dubbio.

Sarà nostra premura procedere per vie legali, come già avvenuto in passato, nel momento in cui verrà chiarita la causa che ha portato al decesso del cane in questione.

Nel frattempo sarebbe ideale evitare azioni diffamatorie e accusatorie nei confronti di un intero quartiere, o peggio di una intera città, avvallate da “imbarazzanti” strumentalizzazioni di vario genere unite alle più svariate forme di “sciacallaggio” social/mediatico.

I Presidenti di Animalisti Attivi e Anima Randagia
Livia Pullano
Francesca Console