SupaMario, dj catanzarese si contenderà la finale del Red Bull 3style a Cracovia

Selezionato attraverso un video di entrata di 5 minuti, Mario Andrea Raiola, in arte SupaMario, classe 91, è una delle 6 eccellenze italiane in corsa per la competizione mondiale

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    Per la prima volta un calabrese rientra tra i sei dj selezionati per la finale nazionale del Red Bull 3style, una delle competizioni di djing più prestigiose al mondo.
    Selezionato attraverso un video di entrata di 5 minuti, Mario Andrea Raiola, in arte SupaMario, classe 91, è una delle 6 eccellenze italiane che si contenderanno, a Bologna,  il posto per la finale mondiale  che si terrà poi a Cracovia.
    Mario andrea, giovane dottore in legge e praticante avvocato, porta avanti questa sua passione oramai da più di dieci anni; prima con crash all sound, poi con ghetto roots sound con il quale ha suonato e promosso numerosi eventi specialmente nel campo della musica black, reggae e dancehall (elephant man, shaggy, Sean Paul, ecc).
    Partito quindi come “soundboy” con il tempo ha affinato la tecnica, allargando i suoi orizzonti musicali, diventando un amante ed esperto anche del genere EDM.
    Non è la prima volta in cui il dj catanzarese riesce a farsi notare anche fuori dal suo ambiente: nel 2014, dopo aver superato le selezioni regionali, si classificò al 2 posto dell’italiano dj competition.
    Un mese fa circa ha partecipato al live your dream dj contest classificandosi tra i vincitori ed ottenendo la possibilità di esibirsi sul main stage prima di artisti del calibro di Steve Aoki, tigerlily, Angemi, lush & Simon e delayers.
    La strada di SupaMario non è stata spianata e facile da percorrere come molti potrebbero pensare.
    Il suo percorso, ostacolato in parte e non condiviso dai suoi genitori, non è mai stato agevolato da “nessuno” , soprattutto dai promoter catanzaresi.
    Il fatto che questa estate, oltre all’apertura del LYD festival, mario non abbia avuto serate, testimonia quanto, purtroppo, in questa terra ancora si abbia difficoltà a riconoscere od ammettere la competenza di qualcuno andando spesso a scapito della qualità della movida.

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