Pitaro: “Stare all’opposizione per recuperare l’identità sociale del Pd”

"Migliaia di grazie a chi domenica scorsa ha scelto il Pd e la mia persona"

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“E’ apprezzabile l’onesta’ intellettuale, rara avis nella politica nazionale, che ha spinto Enrico Letta ad annunciare che non si ricandiderà alla guida del partito.  Al Pd, specie nel Mezzogiorno, occorre recuperare la sua storica identità sociale e l’impegno per dare credibilità al progetto di Paese che dà pari diritti al Nord e al Sud dentro un’Europa solidale.

Con il segretario regionale Nicola Irto, punto di riferimento nel Senato della Repubblica, è stato avviato il nuovo corso del Pd dopo anni di commissariamento distruttivo, e la prima disamina delle cause della sconfitta incoraggia tutti noi a fare di più e meglio per riavvicinare il Pd alla società reale.

Personalmente, non avverto, nonostante l’insuccesso elettorale, alcun ripensamento su quanto fatto e detto nel corso della breve campagna elettorale che mi ha messo in contatto con persone, famiglie e imprenditori che combattono con una quotidianità sferzante di crisi economica e su cui grava l’assenza di futuro.

Migliaia di grazie a chi domenica scorsa ha scelto il Pd e la mia persona.

L’obiettivo adesso è senz’altro vigilare affinché chi ha vinto le elezioni non amplifichi i divari Nord-Sud attuando l’autonomismo differenziato e non isoli l’Italia in Europa, ma soprattutto va indirizzato a fermare le diseguaglianze sociali e nel Sud il declino economico e la progressiva perdita di diritti dei suoi 20milioni di cittadini.

Stare all’opposizione non è una sciagura. Dal 2018 il Pd, assumendosi la responsabilità di contrastare gli attacchi dei sovranisti, si è eccessivamente identificato con le Istituzioni e con le élite del Paese e dell’Europa, allontanandosi dai bisogni dei cittadini. La collocazione all’opposizione, può essere l’occasione per riprendere il dialogo con le istanze del Paese reale e a rilanciare le alleanze con le forze progressiste, politiche e sociali, che in Italia sono nettamente maggioranza”.

FRANCESCO PITARO 

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