Ricorso Arrical, sindaco Cortale: “Tar non si è pronunciato nel merito, avanti in Consiglio di Stato”

Francesco Scalfaro: "non abbiamo agito per motivi economici ma per far valere un principio di diritto"

Nella mia qualità di Sindaco del Comune di Cortale – scrive il primo cittadino Francesco Scalfaro , ritengo di dover intervenire per ristabilire l’ordine sulle inappropriate dichiarazioni successive all’ordinanza cautelare con cui il TAR ha deciso di non sospendere il cronoprogramma adottato da Arrical nell’ambito del ricorso proposto dal Comune di Cortale attraverso l’avvocato Giuseppe Pitaro.

In primo luogo, occorre chiarire che il TAR non si è pronunciato nel merito della legittimità o meno del provvedimento impugnato ma, allo stato, ha solo fatto una valutazione cautelare ritenendo prevalente l’interesse all’avvio del servizio idrico unitario regionale. Inoltre, il TAR non ha concesso la sospensiva rimandando agli accordi operativi che i Comuni e i gestori uscenti dovranno sottoscrivere con Arrical: ovviamente, ci siederemo al tavolo con gli altri Enti per far valere adeguatamente le nostre ragioni.

Occorre poi precisare che il Comune di Cortale non ha alcun debito nei confronti di Sorical e che, pertanto, l’ente da me guidato non ha agito per motivi economici ma per far valere un principio di diritto, nel rispetto della dignità e del ruolo dei Comuni e al fine di garantire l’ordinata prosecuzione del servizio idrico in maniera efficiente nel proprio territorio comunale.
In ogni caso, poiché il TAR ha deciso di non pronunciarsi su una questione così delicata e importante per il territorio regionale,
proporremo appello avverso la suddetta ordinanza affinché sulla vicenda si pronunci il Consiglio di Stato”.