Anna Chiara Verrengia ricorda Sergio Ramelli nel giorno dell’anniversario della morte

"Continuo a sottolineare quanto sia importante intitolare una strada della nostra città a Sergio Ramelli"

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Oggi ricorre l’anniversario della morte di Sergio Ramelli, studente Milanese di 18 anni, militante del Fronte della Gioventù, aggredito il 13 marzo del 1975 da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare, a colpi di chiavi inglesi, mentre rientrava a casa da scuola. 

Sergio Ramelli era un ragazzo, come tanti ragazzi che oggi fanno politica e militano nei partiti, che credono in alcuni ideali e valori ai quali non potrebbero mai rinunciare. Purtroppo Sergio pagò con la sua vita l’essere fedele alle sue idee, ma ciò che più mi colpisce di questa storia, è come altri giovani si siano potuti macchiare di un crimine del genere nei confronti di un loro coetaneo che semplicemente non la pensava come loro. 

 Qualche mese fa, insieme al consigliere comunale Eugenio Riccio, abbiamo inviato al Sindaco e al Vicesindaco della città di Catanzaro una richiesta di intitolazione di una strada della nostra città a Sergio Ramelli, richiesta che in realtà era già stata fatta tanti anni fa, ma purtroppo non si era mai concretizzata. Anche il Sottosegretario all’Interno On. Wanda Ferro ha sollecitato questa intitolazione, ribadendone l’importanza simbolica.

 In questo giorno più che mai, continuo a sottolineare quanto sia importante intitolare una strada della nostra città a Sergio Ramelli, perchè bisogna trasmettere alle giovani generazioni alcuni valori quali il rispetto della diversità ideologica, la cultura della non violenza e il rifiuto di qualsiasi ideale terroristico. In una società come la nostra, in cui la libertá di manifestazione del proprio pensiero è un valore fondamentale del sistema democratico, oggi sembrerebbe impensabile che questo potesse accadere, ma purtroppo ancora spesso si viene marchiati o emarginati a causa dei propri convincimenti politici. Per questo credo che la mia generazione abbia un ruolo importante nell’abbattimento di queste “barriere ideologiche”, che non devono consentire a nessuno di creare occasioni che possano sfociare nella violenza: l’unica strada percorribile è il confronto, basato sui temi, basato sulle idee, ma sempre e comunque nel rispetto della persona.

Il Consigliere Comunale

Anna Chiara Verrengia

Capogruppo di Fratelli d’Italia

 

“Strada da intitolare a Sergio Ramelli, la richiesta resta chiusa nel cassetto”

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