Porto, individuati aree e specchi d’acqua per nuovi servizi

Atto d’indirizzo approvato nelle more dell’esecuzione relativa ai lavori già progettati

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Un atto d’indirizzo approvato per favorire e promuovere l’utilizzo dell’area portuale nelle more dell’esecuzione relativa ai lavori già progettati. E’ l’atto deliberativo approvato questa mattina dalla Giunta che ha proceduto all’individuazione di aree demaniali marittime e specchi acquei potenzialmente concedibili previo esperimento di procedure di evidenza pubblica.

 

Tre le tipologie individuate: vale a dire la banchina di riva (A) e molo di sottoflutto: individuazione di specchi acquei da affidare in concessione per ormeggi da destinarsi a diportistica, Charter e Scuole nautiche, grandi navi, previa rimodulazione del pontile FEAMP, delle bitte, corpi morti e catenarie esistenti; la banchina di riva a forma di L (B) alla radice del molo di sopraflutto: individuazione di aree da affidare in concessione per il rimessaggio, la sosta a terra di natanti ed imbarcazioni, (esclusa la manutenzione) e le connesse attività di alaggio e varo.

 

Ed inoltre i pontili galleggianti per ormeggio unità da diporto già esistenti, al fine di garantire gli ormeggi ad oggi disponibili nell’area portuale e di implementare ulteriormente tale servizio in favore degli operatori di cui al punto a), valutare l’ampliamento della capienza, nonché l’eventuale rinnovo della concessione già rilasciata.

 

 

Una decisione varata per il preminente perseguimento di attività istituzionali di promozione turistica-commerciale del territorio. Viene, quindi, dato mandato al Settore Pianificazione del Territorio, Edilizia Privata e Sue, di verificare, nelle more dell’avvio dei lavori di completamento del Porto, la coerenza dell’utilizzo dell’area portuale come sopra indicato, per la necessaria armonizzazione delle azioni di cui al presente atto con la progettazione già avviata, anche in ragione della conoscenza dei relativi atti autorizzativi di Enti terzi, per un proficuo e dinamico sviluppo delle fasi di evidenza pubblica e dei relativi iter amministrativi.

 

E ancora: al Settore Grandi Opere-Ufficio Espropri, in collaborazione col Settore Pianificazione del Territorio, Edilizia Privata e Sue, di individuare con esattezza le aree espropriate ai privati ed i relativi reliquati, anche ricadenti in area portuale, al fine di consentire l’avvio delle conseguenziali procedure di frazionamento ed accatastamento in capo al Demanio dello Stato.

 

Il Settore Patrimonio, Provveditorato dovrà avviare con urgenza la procedura per la riconsegna al Demanio dello Stato delle aree di cui al “Verbale di consegna ex art. 34 del Codice della navigazione, n. 01/2013 del 24/05/2013, di pertinenze del demanio marittimo al fine di effettuare i lavori di completamento delle infrastrutture portuali a favore della marineria peschereccia ed interventi per la valorizzazione turistico – commerciale del Porto di Catanzaro Marina” incluse tutte le opere ivi realizzate e le attrezzature e le forniture installate, anche con riferimento a quelle di cui al finanziamento FEAM pesca

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