Celia: “Il cane Pati è il cane ditutti noi”

"Non posso che sollecitare il consiglio comunale, affinché acceleri sulla nomina del Garante degli Animali"

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“Il cane Pati, barbaramente ucciso a Catanzaro, è in fondo il cane di tutti noi, anche di chi non ce l’ha e mai ne ha avuto uno in casa. Ma io che invece sono stato fortunato ad averli nella mia famiglia d’origine con soprattutto il maggiore dei miei fratelli Aldo, desideroso di continuare a godere di questo legame affettivo e della compagnia dei migliori amici a quattro zampe, so bene cosa significhi assistere impotente alla loro sofferenza.

In particolare se causata da uno, un paio o addirittura un gruppetto, di folli. Certo, allora. L’auspicio è che le forze dell’ordine riescano a individuare il colpevole, o i responsabili, di questo tragico, efferato e insensato, delitto. Ma a me, nello specifico, dopo la ferma condanna di un gesto che non trova spiegazione, se non nelle molte forme di devianza e alienazione a cui può purtroppo andare incontro la mente dell’uomo, compete occuparsi di un altro aspetto. Non giuridico, non psichiatrico e neppure sociologico, bensì, oltreché connesso alla pietà umana, eminentemente politico.

Perché quella è la mia sfera di competenza. E a riguardo non posso che sollecitare il consiglio comunale, di cui penso sia noto faccia parte pure io, affinché acceleri sulla nomina del Garante degli Animali. Che credo la maggioranza e la Giunta dovranno subito prendere in considerazione, peraltro in base a recenti intendimenti già orientati in questa direzione.

Non si traccheggi più, quindi. E, al contrario, si proceda al più presto. Perché si sta parlando di un atto di civiltà rispetto a cui, io per primo, sarò impegnato con tutte le mie forze per agevolare il determinante passaggio in Aula con il varo dell’atto”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Fabio Celia.

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